Tazzina di ceramica invece dei bicchierini di plastica


Coffe cup

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zanzanaglob zanzanaglob, 23/03/2013 — Se in ufficio usate ancora i bicchierini di plastica per il caffé delle macchinette, potete portarvi una tazza da casa e usare sempre quella, eviterete la plastica in eccesso!

Oltre a usare la tazza con le macchinette da caffè piccoline (quelle a cialde, diciamo), è possibile farlo anche con i distributori automatici veri e propri.

La maggior parte di queste macchine ha un sensore che controlla la presenza del bicchiere: se mettete la tazza prima di premere il pulsante di scelta del caffè, la macchina non fa scendere il bicchiere e fa il caffè nella tazza. Oppure se il sensore non funziona fate così:

  1. selezionate la bevanda
  2. erogazione bicchiere e cucchiaino e zucchero
  3. togli il bicchiere di plastica metti la tazza
  4. erogazione caffè
  5. recupera lo zucchero che è sceso nel bicchiere
  6. rimetti a posto bicchiere e cucchiaino

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Barbara
Barbara

Io ho comprato le tazzine anni fa per colleghi/e, ma......

federicaberu
federicaberu

Noi in ufficio oltre ad usare le tazzine di ceramica nel distributore automatico (basta fare in fretta a togliere il bicchiere e sostituirlo con tazzina) ci siamo fatti togliere le palette e lo zucchero, dato che per lo più lo prendiamo amaro. Per chi in ufficio non usa la tazzina, ci siamo fatti fornire dal gestore di bicchieri di carta e a breve di palette compostabili.

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ma che meraviglia! Quanti siete in ufficio? E' stata difficile la transizione? Come vi siete accordati?

ils080992
ils080992

Ho provato in università a Viterbo ma non sembra esserci nessun sensore :(

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

E allora non resta che prendere il caffè al bar. Niente macchinette, magari puoi comprare il thermos per metterci il caffè della moka, ma compralo solo se pensi di usarlo davvero 💪🏼

don_chisciotte
don_chisciotte

Idea! Ho trovato un sistema semplice e "furbo" per non gettare subito i bicchieri di plastica dei distributori‎ automatici e riutilizzarli almeno un'altra volta. Ho notato che spesso, negli uffici o nei luoghi pubblici (ospedali, cliniche e altro) a fianco o sopra il distributore automatico e' posizionata una piccola pila di bicchieri di plastica aggiuntivi. Questo nel caso che il bicchiere che esce dalla macchinetta sia daneggiato, oppure se si vuole condividere la bevanda con un'altra persona, o per bere il contenuto di una bottiglia presa al distributore, o semplicemente per cortesia se qualcuno ne ha necessità per prendere acqua dal rubinetto etc. Quindi il sistema "furbo" di riutilizzo del bicchiere e' il seguente: quando finisco la bevanda invece di gettare il bicchiere nel cestino generico del rifiuto secco, vado alla toilette, sciacquo bene il bicchiere e...chissenefrega (lo faccio per il bene dell'ambiente e di sicuro non morirà nessuno) metto il bicchiere lavato e pulito nella pila di bicchieri aggiuntivi che sta vicino al distributore.  Così quel bicchiere, senza che se ne accorga nessuno, verrà utilizzato almeno un'altra volta. Piccoli gesti che possono cambiare il mondo...magari! Ma ogni tanto bisogna farsi...ecologisti furbi! Ciao.‎‎

don_chisciotte
don_chisciotte

Questo stratagemma descritto‎ qui sopra sta funzionando alla grande. Lo sto mettendo in atto da una decina di giorni presso un distributore automatico di una clinica dove mi reco mediamente 3 volte a settimana. Ogni volta che arrivo noto che la pila dei bicchieri di plastica gratuiti a disposizione dei clienti si è ridotta e sono stati riutilizzati anche i bicchieri che io avevo riposto nella pila dovutamente sciacquati. Al momento non ho notizia di avvelenamenti, morti, casi di contagio etc etc ovviamente sto scherzando ma è solo per dire che a volte siamo veramente degli schizzinosi. Chi ha bevuto da quei bicchieri di plastica da me lavati e riposti per un nuovo utilizzo se la sta passando benone, ma se lo avesse saputo non li avrebbe certamente utilizzati. Spero di non aver commesso un reato...il giudice sarà clemente, lo faccio per la salvaguardia dell'ambiente!

nocciola
nocciola

in ufficio usavamo le tazzine in ceramica, però le trovavo sporche in ogni angolo dell'ufficio. Alla centesima tazzina lavata da me (il mio ufficio è il punto dove tutti prendono il caffè anche da altri uffici) mi sono stancata e ho avvertito che avrei tolto tutte le tazzine sporche invece di lavarle.... risultato: sono riapparsi i bicchierini usa e getta!!! Piuttosto di lavarsi la tazzina!! che tristezza.

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Nocciola, purtroppo è proprio il caso di dire "cattive notizie dal fronte".  L'usa e getta e' come una droga, ci fa male ma sembra che non se ne possa fare a meno. Invece come tutti sappiamo si può vivere anche senza drogarsi (come anni fa si viveva senza usa e getta), ma dietro ci sono grandi interessi economici... Nell'ufficio dell'azienda che io rappresentò ho notato invece che da diverso tempo gli impiegati hanno imparato a sciacquare i bicchieri di plastica sporchi di caffè per poter almeno gettarli nella differenziata (plastica) e ricilarli. Non tutto è perduto. Certo che i tuoi colleghi sono proprio dei pigroni testoni! Ma noi continuiamo a dare il buon esempio senza scoraggiarci! Ciao.‎

sistrall
sistrall

Non mollare Nocciola! Ci sono alternative e compromessi (come quello di lavare i bicchieri di plastica prima di differenziarli — ne parla don_chisciotte nel suo commento)!

Metti un bel cartello in ufficio in cui spieghi perché le tazzine di ceramica sono meglio e la plastica fa danni a destra e sinistra: vedrai che qualcuno tornerà alla tazzina e inizierà anche a lavarla! :-)

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ho conosciuto il movimento MORE CLAY LESS PLASTIC e ne ho scritto anche sul nostro blog. Il loro scopo è invitare le persone in tutto il mondo a ripensare agli utensili di uso quotidiano, e a sostituire la plastica con materiali più sostenibili e riciclabili.

danilorigon
danilorigon

oltre tutto la tazzina in porcellana, prima tira via il calore eccessivo e poi mantiene il calore per più tempo, questo vale però sopratutto per i macchiati e i capuccini, mentre un espresso perde forse troppo rapidamente il calore

fdrlgn
fdrlgn

Io sono ancora tradizionalista, aborro i bicchieri di plastica e preferisco i bicchieri di vetro per bere a tavola. Uso le tazzine per il caffè (a volte in famiglia uso il bicchiere perché c'è ne sta di più). Le tazze le uso per fare colazione

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

E c'è anche chi dice che il caffè in vetro ha tutto un altro gusto! Ricordati di dare il tuo CONTAMI a questa buona pratica.

germana
germana

Io lo faccio anche con il bicchiere per il boccione dell'acqua!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Interessante questo progetto americano: sarebbe bello piantarla anche qui da noi, la tazzina/bicchiere delle macchinette! menorifiuti.org . Speriamo abbia un seguito questa iniziativa.

danilorigon
danilorigon

da anni uso la mia tazza di ceramica per la macchinetta, e il bicchierino che tolgo prima che venga usato viene poi reimmesso nel distributore dal signore della macchinetta

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

L'importante sarebbe che almeno venissero gettati nel bidone giusto: ieri ho preso un caffè a una di queste macchinette e ho proprio guardato (dato che non mi capita spesso di fermarmi alle macchinette) cosa ci fosse nei due bidoni (plastica e carta, il secco non c'era proprio ) e se non fosse stato per le scritte fuori non si sarebbe potuto capire quale era per la carta e quale per la plastica, dato che entrambi contenevano sia questo che quello. Ok, ero in un ospedale, dove quindi la gente può essere presa da pensieri più gravi, ma l'ho notato spesso anche alle macchinette delle palestre: probabilmente negli uffici c'è un po' più di attenzione; spero non sia un andazzo diffuso in tutti gli altri luoghi pubblici, perché vorrebbe dire che non c'è il minimo interesse per questa cosa; poi non so quei due mega sacchi dove vadano a finire, non penso che vengano 'setacciati' quindi forse finiranno entrambi nel secco...

don_chisciotte
don_chisciotte

Assolutamente non verranno setacciati quei sacchetti, figurati, finira' tutto nel secco. L'intenzione era buona ma il risultato no! Domandiamoci perche'. Semplicemente perche' si ragiona in maniera troppo ottimistica rispetto al livello culturale medio delle persone, cosi' come e' attualmente, relativamente alla raccolta differenziata. Alcuni comuni hanno adottato il sistema di suddividere in quattro sezioni anche i cestini pubblici per fare la differenziata (questo lo fanno anche molti centri commerciali, Auchan per esempio, per rendersi falsamente eco-sostenibili...). In molte localita' turistiche cio' e' abbastanza frequente (anche sulle spiagge) ed anche negli aeroporti. Se ti capita vai a vedere cosa c'e' dentro le quattro sezioni di quei cestini pubblici e capirai...la colpa non e' tanto della gente ma di quei quattro incompententi che lavorano al comune e che pensano di avere idee geniali per l'ambiente quando non capiscono che prima bisogna insegnare, educare alla differenziata (e se non basta sanzionare) e poi, forse, fare i cestini pubblici speciali divisi in quattro. Mi dirai pazienza dai, non cambia niente alla fine, andra' tutto nel secco come prima. Ti rispondero': No cambia invece, e parecchio! Perche' quegli incompetenti di assessori all'ambiente hanno speso i soldi dei cittadini per fare togliere i cestini vecchi ed ordinare quelli nuovi per la differenziata ma non hanno ottenuto il risultato di differenziare. Segnalo per questo scempio il comune di Noale (VE), complimenti agli assessori, gran bei cestini, fanno un figurone! Se fossi stato io in giunta quando hanno deliberato per questi cestini li avrei certo avvisati che avrebbero fallito al 100% il loro obiettivo e forse la loro risposta sarebbe stata:"non importa, all'inzio e' normale, poi la gente si abitua (come no!) e poi bisogna essere virtuosi in questo senso, si fa bella figura con l'Europa...cosa dite, i nuovi cestini li mettiamo due settimane prima delle elezioni?" Spesso non abbiamo le persone con il cervello ben sintonizzato per spendere il denaro pubblico. Ci sono troppe superficialita' ed a volte sono proprio volute mentre a altre volte e' pura incompetenza.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

È vero, si dà molta importanza alla forma delle cose (contenitori belli, colorati e molto studiati) ma ci si dimentica di andare alla radice di ogni cosa, in questo caso educare le persone (chiamiamolo il "gruppo dei non addetti ai lavori/studi di ecologia", quindi quasi tutti) che riguardo all'attenzione ai rifiuti, in generale, è ancora all'età della pietra (e del resto pensiamo a quanto l'umanità ci ha messo per capire concetti di uguaglianza fondamentali, che ancora non sono bene entrati in testa a molti, quindi armiamoci di santa pazienza...); nei comuni per esempio, oltre a incentivare con volantini e depliant vari ad andare in centro a comprare (dove vivo io questa ora è la priorità, dato che hanno speso i milioni per rifare il pavimento di una piazza che era già a posto, ma vuoi mettere che bello ora...), potrebbero affiggere qualche cartello in più che spieghi bene come differenziare, e martelli sul'importanza di ogni gesto; io continuo a sperare nelle nuove generazioni (all'asilo dovrebbero inventare una scatola-gioco come quello delle forme, quadrato dentro al quadrato, cerchio dentro al cerchio, pezzo di plastica dentro al vasetto di plastica, carta dentro sacchettino di carta... e chissà che prima o poi il gesto di buttare i mozziconi per terra diventi meno automatico: per me quel gesto è davvero emblematico del livello di "empatia" delle persone con l'ambiente).

don_chisciotte
don_chisciotte

In alcuni casi siamo stati talmente bravi da trasformare anche l'ecologia in un prestesto per poter "apparire" bravi e virtuosi (abbiamo anche la Buona Pratica "Attenzione ai falsi messaggi ecologici" su Contiamoci). I comuni farebbero quindi a gara per scalare le classifiche del virtuosismo ecologico. Queste classifiche spesso appaiano anche su degli articoli nei quotidiani locali. Per carita' e' bello anche raccontare i risultati degli sforzi fatti ma...chi ci assicura che quei dati sono veri? E comunque c'e' ancora tanta strada da fare che non mi siederei tanto sugli allori. Basti un sacchetto di immondizia gettato in un fosso e lasciato li' per più di un giorno a far scendere il primo comune della classifica all'ultimo posto in zona retrocessione. Altro che "siamo i più' virtuosi nella differenziata" e poi abbiamo fossi pieni di spazzatura. E' vana gloria. E poi l'ecologia e' una filosofia di vita, non e' una scienza di dati e di numeri, ma ce la vendono cosi'. A me non interessa quanti chili di spazzatura in meno ho prodotto quest'anno ed esserne orgoglioso, dati alla mano. Io sono felice nei piccoli/grandi gesti che faccio perche' e' un modo di pensare/agire. Non cerco la glorificazione dagli altri. Poi ci sono comuni virtuosi dal punto di vista della raccolta differenziata che annullano tutto il loro virtuosismo con delle scelte urbanistiche a dir poco scandolose, perche' l'intelligenza manca proprio a coloro che sarebbero i responsabili delle problematiche ambientali. Ne avevo riportato un esempio in un commento della Buona Pratica "I bikepride everyday", parlando di alcuni comuni che si inventano improbabili piste ciclabili e per... "metterle in sicurezza" le abbelliscono con centinaia di cartelli stradali (bicicletta SI/biciletta NO) perche' alla fine la pista ciclabile non e' altro che un marciapiede che passa davanti a cancelli di abitazioni e strade laterali di accesso. Vatti a rivedere quel commento. Forse non avevo nemmeno citato il nome del comune in questione che e' quello di Spinea (VE) che e' virtuosissismo nella classifica dei comuni ecologici...chissa' invece se qualcuno si e' accorto che sono stati buttati via soldi dei cittadini, energie, materiali, etc per centinaia di cartelli stradali che ogni venti metri ti avvisano:"biciletta SI/biciletta NO/bicicletta SI/bicicletta NO" e avanti cosi per un paio di chilometri...manca ancora il cartello "biciletta FORSE". Ah.. quante biciclette si potevano realizzare con tutto quel ferro usato per i cartelli. Io lo vorrei vedere in faccia quell'assessore all'ambiente del comune di Spinea (VE) che ha dato l'autorizzazione a quella pista ciclabile (che tale non e', se ogni 20 metri dovrei scendere dalla bici, secondo il cartello) ed a quella segnaletica, che sono un'offesa a tutti i cittadini. Più di una volta ho pensato di scrivergli (ma non abitando in questo comune poi alla fine ho rinunciato, anche se ogni volta che passo di li e vedo lo scempio, la tentazione e' forte). La ditta produttrice dei cartelli ringrazia invece e chissa' se l'assessore ha ricevuto...il regalino per natale (un piccolo portachiavi a forma di cartello stradale si intende, cosa pensavi?...). Non confondiamo MAI la politica, o l'economia, con l'ecologia! E' un grave errore e questi risultati ne sono la dimostrazione. Qualche altro esempio? Il giornalino che ti arriva a casa della ditta che si occupa della raccolta differenziata nelle tua zona, che ti parla anche di Decrescita Felice, e ti mette una intervista a Maurizio Pallante con una bella foto di quest'ultimo in conferenza con la bottiglietta d'acqua di plastica davanti. Oppure, sempre nella stessa pubblicazione, una pubblicita' di un gommista locale, con promozioni speciali per i doppi treni di gomme per auto (uno per l'estate ed un per l'inverno) che e' una "invenzione" recente del settore automobilistico per lucrare (ed inquinare) di più...e si potrebbe andare avanti all'infinito. Si tratta l'argomento ecologia come una "moda", per cui bisogna parlarne, creare pubblicazione apposite, divulgare il verbo, ma poi si continua a ragionare con la testa di sempre. Pertanto, in questi casi, sarebbe meglio stare zitti. Ripeto: Non confondiamo MAI la politica, o l'economia, con l'ecologia! Ciao!

pesca321
pesca321

Nel mio ufficio non ci sono macchinette automatiche, bensì passa un "carrello" di una nota azienda di ristorazione italiana (non faccio nomi) che ti fornisce thè, caffè o acqua calda; io personalmente vado sempre al carrello con la mia tazza, e a dirla tutta ho ben 3 tazze (una per la tisana, una per thè e una per il caffè). Anche i miei colleghi fanno così!

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Pesca321, io invece il nome dell'azienda lo farei, se non ti crea problemi. Non tanto per un discorso pubblicitario ma per segnalare queste aziende che svolgono attivita' che in certo senso danno una possibilita' in piu' alla riduzione dei rifiuti (oltre che alla qualita' dei prodotti che saranno certamente migliori di un distributore automatico) affinche' se ne parli e altre aziende prendano l'esempio (sia chi svolge l'attivita' di ristorazione sia l'azienda che deve decidere il fornitore del servizio, orientando la scelta verso chi offre questo tipo di soluzioni). Grazie

darkcrow
darkcrow

Da noi hanno sostituito i bicchieri di plastica con quelli decompostabili....ma a me poco importa perché io il caffè me lo porto da casa ( ed è decisamente più sano ) e in alcuni uffici ci sono i bollitori per farsi il tè, da bere rigorosamente nella propria tazza di ceramica....

don_chisciotte
don_chisciotte

Nel mio ufficio c'è un avviso scritto da una collega affisso sulla macchinetta del caffè. Si invitano le persone a sciacquare il bicchiere di plastica e la palettina ed a gettarli, puliti, nell'apposito secchio. In questo modo verranno differenziati nella plastica, anziché finire nel secco. Sembra che funzioni e che tutti si siano abituati al lavaggio dei bicchieri di plastica.

don_chisciotte
don_chisciotte

Domanda: ma se il bicchiere di plastica, una volta lavato, torna al suo stato originale di pulizia, perché non è possibile utilizzarlo nuovamente? Cioè, fermo restando che in ufficio è meglio avere la tazza personale, quando non l'abbiamo a disposizione perché ci troviamo altrove e inevitabilmente dobbiamo bere la bevanda dal bicchiere di plastica, potremmo trattenere il bicchiere dal gettarlo nel cestino (sia esso del secco o della plastica se abbiamo lavato il bicchiere) per mettercelo nella borsa ed una volta giunti a casa lavarlo assieme ai piatti. Così avremo nuovamente un bicchiere di plastica nuovo e pulito da riutilizzare. Come? I modi sono tantissimi, per esempio alla prima occasione di una festa di compleanno dei bambini, etc. potremmo utilizzare i vari bicchieri di plastica riciclati. E magari poi si possono riciclare ancora se non vengono danneggiati. Secondo voi c'è qualche controindicazione a bere più volte dallo stesso bicchiere di plastica se lo stesso viene lavato come avviene per quelli di vetro? Magari si può fare solo qualche volta e poi bisogna buttarli via perché la plastica rilascia sostanze chimiche? Ma se così fosse allora non sarebbe meglio eliminarli per sempre questi bicchieri usa e getta? Insomma io avrei voluto inserire una nuova Buona Pratica che invitasse a riciclare i bicchieri di plastica ancora prima di differenziarli ma mi sono venuti questi dubbi e chiedo il vostro parere. Grazie!

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Il riuso prima del riciclo è sempre una buona pratica da fare. Non credo ci siano controindicazioni per i bicchieri. So invece che per le bottiglie o bottigliette di plastica è severamente sconsigliato il riuso. Perché il PET è un materiale che rilascia delle sostanze nell'acqua ed anche per questo non bisognerebbe proprio comprare bevande che vivono nella plastica, sotto il sole, sui camion, nei magazzini.

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Granitas. Io sono convinto che i bicchierini di plastica si possono riutilizzare una volta lavati solo che...i produttori non lo dicono perche' vogliono che continui ad essere un articolo usa e getta, per venderne il più' possibile. A loro non interessa l'inquinamento, figurati! Questo e' un altro atteggiamento da contrastare contro l'avanzamento dell'usa e getta. Relativamente alle bevande vendute nelle bottiglie di plastica (PET) sai come la penso e cioe' sfondi una porta aperta, e la mia crociata e' aperta da tempo su Contiamoci con alcune Buone Pratiche inerenti all'argomento. Il problema e' che pochi la capiscono e continuano ad andare al supermercato e riempirsi i carrelli di acqua ed altre bevande imbottigliate nella plastica. Relativamente all'acqua poi, come si puo' fare capire alla gente che la stanno derubando e prendendo in giro e che basta recarsi presso una fontana comunale o semplicemente aprire il rubinetto di casa per avere acqua potabile? Io sono dieci anni che non compro' più acqua in bottiglia al supermercato e sono ancora qui, vivo e vegeto! Bisognerebbe inventarsi qualche campagna sensibilizzatrice con qualche semplice paragone tipo:"Se sapessi che dal tuo rubinetto di casa esce benzina a prezzo bassissimo andresti ancora al distributore a fare il pieno?". Bisogna toccare le persone sul portafoglio. Una famiglia butta via centinaia di euro all'anno per comprare acqua in bottiglia, e bere acqua che e' arrivata chissa' da dove inquinando durante il trasporto, riscaldandosi sotto il sole, e lasciandoci il vuoto da smaltire (molti dei quali vengono abbandonati nell'ambiente). E' uno scempio che solo pochi riconoscono. E si continua a comprare acqua in bottiglia perche' e' pura, ma chi l'ha detto? La pubblicita'!. Ma la purezza e' ben altra cosa. E' una pura truffa, questo si! Arrivare a pagare anche 1 euro per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. Poi esce fuori l'intelligente di turno con la solita frase a difesa del sistema economico, perche' se si boicottano queste attivita' le aziende chiudono e si perdono posti di lavoro. Come ho gia' detto altre volte a me non interessa nulla di questo argomento perche' prima e' importante salvaguardare l'ambiente e poi viene il tutto il resto. E' inutile avere il lavoro e vivere in un mondo inquinato. E poi il lavoro manca comunque, il sistema economico e' in crisi ma stiamo continuando ad inquinare lo stesso. Disoccupati e inquinati! Io spero sempre che ci sia un risveglio delle coscienze in questo senso, non dettato essenzialmente da problematiche economiche ma da principi etici che, mi rendo conto, si stanno perdendo. E questo si che e' un grosso problema. Noi dobbiamo fare il possibile perche' questo non accada più. Ciao!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Nelle indicazioni date dal gestore della differenziata della mia zona è in effetti specificato (nella voce del Secco) di buttare queste stoviglie usa e getta "pulite e sfuse negli appositi contenitori con adesivo viola: saranno ricilclate per realizzare nuovi prodotti. Vengono raccolte all'ecocentro o, per le utenze non domestiche (quindi immagino negozi, fabbriche, uffici), a domicilio. Per la raccolta a domicilio richiedere l'apposito contenitore presso gli eco-sportelli..." quindi a quanto ho capito chi ancora non ha questo contenitore dovrebbe comunque gettarle nel secco: non mi è chiarissima questa cosa, cioè non sarebbero né secco vero, né vera plastica, ma appunto finalizzati a uno specifico riciclo. Poi comunque se si è così attenti e volonterosi da lavare il bicchiere dopo il caffè (quindi andare in bagno appositamente, penso) a questo punto sì si potrebbe tenere, lavato, sulla scrivania per altri due/tre utilizzi lì in ufficio.

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Granitas. Io sono convinto che i bicchierini di plastica si possono riutilizzare una volta lavati solo che...i produttori non lo dicono perche' vogliono che continui ad essere un articolo usa e getta, per venderne il più' possibile. A loro non interessa l'inquinamento, figurati! Questo e' un altro atteggiamento da contrastare contro l'avanzamento dell'usa e getta. Relativamente alle bevande vendute nelle bottiglie di plastica (PET) sai come la penso e cioe' sfondi una porta aperta, e la mia crociata e' aperta da tempo su Contiamoci con alcune Buone Pratiche inerenti all'argomento. Il problema e' che pochi la capiscono e continuano ad andare al supermercato e riempirsi i carrelli di acqua ed altre bevande imbottigliate nella plastica. Relativamente all'acqua poi, come si puo' fare capire alla gente che la stanno derubando e prendendo in giro e che basta recarsi presso una fontana comunale o semplicemente aprire il rubinetto di casa per avere acqua potabile? Io sono dieci anni che non compro' più acqua in bottiglia al supermercato e sono ancora qui, vivo e vegeto! Bisognerebbe inventarsi qualche campagna sensibilizzatrice con qualche semplice paragone tipo:"Se sapessi che dal tuo rubinetto di casa esce benzina a prezzo bassissimo andresti ancora al distributore a fare il pieno?". Bisogna toccare le persone sul portafoglio. Una famiglia butta via centinaia di euro all'anno per comprare acqua in bottiglia, e bere acqua che e' arrivata chissa' da dove inquinando durante il trasporto, riscaldandosi sotto il sole, e lasciandoci il vuoto da smaltire (molti dei quali vengono abbandonati nell'ambiente). E' uno scempio che solo pochi riconoscono. E si continua a comprare acqua in bottiglia perche' e' pura, ma chi l'ha detto? La pubblicita'!. Ma la purezza e' ben altra cosa. E' una pura truffa, questo si! Arrivare a pagare anche 1 euro per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. Poi esce fuori l'intelligente di turno con la solita frase a difesa del sistema economico, perche' se si boicottano queste attivita' le aziende chiudono e si perdono posti di lavoro. Come ho gia' detto altre volte a me non interessa nulla di questo argomento perche' prima e' importante salvaguardare l'ambiente e poi viene il tutto il resto. E' inutile avere il lavoro e vivere in un mondo inquinato. E poi il lavoro manca comunque, il sistema economico e' in crisi ma stiamo continuando ad inquinare lo stesso. Disoccupati e inquinati! Io spero sempre che ci sia un risveglio delle coscienze in questo senso, non dettato essenzialmente da problematiche economiche ma da principi etici che, mi rendo conto, si stanno perdendo. E questo si che e' un grosso problema. Noi dobbiamo fare il possibile perche' questo non accada più. Ciao!

don_chisciotte
don_chisciotte

Ok Irene, allora riutilizziamoli questi bicchieri di plastica prima di mandarli al riciclo dopo il primo uso! Ciao.

paoinfo
paoinfo

Io ho anche la tazza fissa in ufficio per acqua e thè

paoinfo
paoinfo

la mia macchina del caffè è senza sensore, mette comunque il bicchiere, ma basta essere attenti e sostituirlo subito con la tazzina. E' pure più salubre.

yliharma
yliharma

ho provato a far abolire del tutto i bicchieri/piatti/posate di plastica in ufficio ma non ci sono riuscita...c'è stata una sollevazione generale :( io intanto do il buon esempio e mi porto tutto da casa....speriamo capiscano prima o poi

danilorigon
danilorigon

esatto con l'esempio funziona io ci ho messo più di un anno ma ora altri hanno il loro bicchiere di ceramica o porcellana

yliharma
yliharma

interessante sistrall!! non lo sapevo, proverò di sicuro! anche se ormai mi sono abituata a portarmi il the da fare direttamente lì...il caffè della macchinetta fa un po' schifo :D

sistrall
sistrall

Confermo!

Oltre a usare la tazza con le macchinette da caffè piccoline (quelle a cialde, diciamo), è possibile farlo anche con i distributori automatici veri e propri.

La maggior parte di queste macchine ha un sensore che controlla la presenza del bicchiere: se mettete la tazza prima di premere il pulsante di scelta del caffè, la macchina non fa scendere il bicchiere e fa il caffè nella tazza.

don_chisciotte
don_chisciotte

Grazie Sistrall! Ho fatto presente questa cosa ai colleghi dell'ufficio e adesso sono curioso di vedere quanti/quante di loro passeranno alla tazza. Ciao.

don_chisciotte
don_chisciotte

Purtroppo, dopo oltre un anno da questa mia segnalazione ai colleghi, ho notato che nessuno di loro si porta la tazza da casa. Però almeno adesso tutti lavano i bicchieri e li gettano nella raccolta della plastica anziché nel secco indifferenziato come facevano prima. Ed è già un bel risultato. Io purtroppo non lavoro in ufficio e quindi non riesco ad essere troppo incisivo sul fatto di provare a mettere la propria tazza/bicchiere nella macchinetta. Ci proverò nuovamente. Del resto, anche se non si ha la tazza personale, basterebbe rimettere nella macchinetta il bicchiere che abbiamo utilizzato precedentemente e che abbiamo lavato per gettarlo nella raccolta plastica. Invece di gettarlo nella raccolta plastica potremmo riutilizzarlo per i caffè successivi...(vedi mio il commento/domanda sopra)

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