L'orologio da muro che teniamo generalmente in cucina. Il mio si è rotto oggi. Confesso che in un primo momento, dopo aver provato e riprovato per vedere se ripartiva, ho pensato di comprarne un altro. Ma ho cambiato subito idea. Al suo posto ho messo un bel quadro balinese con cascata e foresta. Dal terrazzo della cucina vedo benissimo l'ora del campanile della mia città, così come da qualsiasi finestra di casa mia. Quindi l'orologio da muro non mi serve per niente, farò due passi in più per andare alla finestra a vedere che ora è ed ho risolto alla grande questo "gravissimo" inconveniente. Se c'e' nebbia fitta però sono fregato. Ciao a tutti!
Ciao, Don. No, secondo me non servono: anche in questo caso, meno è meglio! Qualche anno fa la pensavo molto diversamente (e ho comprato parecchi oggetti solo perché mi piacevano, senza che mi servissero per una determinata funzione, sì, i classici soprammobili, insomma) ma ora ho eliminato (regalato/venduto) quasi tutto tenendo solo ciò che può avere realmente una funzione, quindi portafoto, ciotole dove poter mettere qualcosa, vasi per fiori (o contenitori per piante), e poche altre cose con un valore affettivo per le quali mi sono inventata una funzione diversa dalla loro originaria. Non compro più un oggetto fine a sé stesso da almeno cinque anni e in questo senso sto molto meglio. Comunque appunto è meglio anche per spolverare! (Se posso trovare un lato negativo è che prima amavo girare per i mercatini dell'antiquariato, ora ho perso questo piacere perché non cerco più assolutamente nulla. Diciamo che a volte i bisogni che ci creiamo occupano in qualche modo il nostro tempo, a volte piacevolmente, a volte meno - penso ad esempio ai collezionisti di qualcosa e alla loro ricerca che è essa stessa piacevole: se perdono l'interesse perdono una parte che prima li appagava. Siamo animali decisamente complicati!)
Bene Irene, procediamo cosi' e divulghiamo la Buona Pratica. Ho alcuni amici che si stanno rendendo conto di avere la casa piena zeppa di oggetti inutili (alcuni almeno una volta erano utili, altri non lo sono mai stati) e stanno gradualmente eliminando il superfluo e soprattutto non acquistano quasi più nulla. Il consumismo ha mietuto vittime ovunque. Mio padre, che certo non e' mai stato un consumista, a seguito di una risistemazione dei suoi armadi, ha trovato camicie nuove di zecca che non si ricordava più' di avere (credo che questo caso possa valere per migliaia di persone)...per fortuna che adesso le sta usando mentre quelle che non gli vanno più' bene come taglia sono state donate alla Caritas. I sostenitori della crescita economica possono stare tranquilli perche' io i soldi li spendo comunque, anche se in attivita' più educative. I mercatini di antiquariato li giro anch'io e, anche se non compro quasi più' nulla, secondo me servono comunque per documentarsi ed imparare cose interessanti. Poi se quell'oggetto che mi piacerebbe avere lo lascio sulla bancarella non importa, l'importante e' averlo visto. Per quanto riguarda oggetti nuovi di cui abbiamo realmente bisogno, consiglio di fare comunque sempre un giretto al mercatino dell'usato. Perche' anche se si chiamano "dell'usato" spesso propongono oggetti nuovi di zecca a prezzi molto più bassi del negozio. Infatti spesso si portano al mercatino oggetti/vestiti che abbiamo comprato (non si sa perche'...) e mai abbiamo utilizzato, o oggetti che ci hanno regalato ma di cui non abbiamo mai avuto realmente bisogno e che continuano a giacere nei cassetti inutilizzati. Vai col decluttering allora e chissa' quando finiremo!!!