Partecipare alle giornate di volontariato ambientale


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irene70 irene70 - disiscritto, 16/04/2015 — Oltre al proprio impegno di singola persona nel produrre meno rifiuti, nel non abbandonarli in giro o nel raccogliere eventualmente quelli che vediamo, possiamo partecipare alle iniziative di gruppo che ogni anno vengono organizzate (cito quelle che mi vengono in mente, senza dare importanza a gruppi di appartenenza/politica/colore ma badando solo al fine ovviamente, se ne conoscete altre segnalatele!) :

O alle iniziative dei nostri comuni organizzate a livello locale per pulire quartieri o parchi.

(foto originale da Greenme.it)

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e nulla di nuovo purtroppo in queste foto... bari.repubblica.it

don_chisciotte
don_chisciotte

Purtroppo non si può più nemmeno dire "e' incredibile" perchè il problema è sotto gli occhi di tutti. L'uomo è stupido e basta...

irene70 - disiscritto
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Qui puliamoilmondo.it si possono vedere i comuni che aderiranno all'iniziativa di 'Puliamo il Mondo' del 25/26/27 settembre.

don_chisciotte
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Ciao, l'anno scorso avevo partecipato. Ora non è che voglio essere polemico e criticare anche questa iniziativa, ci mancherebbe altro, però è inutile che tre giorni puliamo e gli altri 362 sporchiamo/inquiniamo (anzi veramente inquiniamo anche nei tre giorni dell'iniziativa). Io vedo sempre più rifiuti abbandonati in giro, il comportamento della pulizia lo applico praticamente tutti i giorni se vedo dei rifiuti abbandonati che posso rimuovere, faccio quello che posso ma sono da solo (o assieme a pochi altri) e non posso risolvere il problema. Vorrei che altri fossero come me, ma più semplicemente vorrei che si smettesse di abbandonare i rifiuti in giro. Mi immagino cosà saranno le nostre città fra 10 anni se continuiamo così ma me le immagino anche pulite, se ci sarà un'inversione di tendenza nei comportamenti degli esseri umani. Una delle ultime stupidità che ho notato, sono le persone che gettano le bottiglie di plastica dalle auto, ma prima tolgono il tappo, le accartocciano e poi le richiudono così, rimanendo accartociate, una volta lanciate dal finestrino saranno meno visibili...

irene70 - disiscritto
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No, no è vero, hai ragione, ci vuole (ci vorrebbe...) un comportamento un po' più civile sempre e da parte di tutti, non ogni tanto e da parte di pochi: mi è dispiaciuto molto vedere, per esempio, le condizioni dell'area dove qualche giorno fa si è tenuto un concerto di cantante italiano (non diciamo il nome ma tanto si sa di chi, ma non è certo colpa sua piuttosto SOLO degli spettatori!!) dove doveva essere tutto organizzato per non lasciare rifiuti in giro e invece per terra c'era più plastica che nel magazzino di una fabbrica di bottigliette... ma non è proprio possibile metterle nello zaino le bottiglie vuote?! Cioè, non è un gesto così difficile... ne compiamo anche di più complessi talvolta, mah... (dicono che la colpa è di chi non ha saputo trasmettere le regole, ma qui stiamo parlando di persone che comunque si sono recate volontariamente a un concerto, e non di un cantante così 'distruttivo/ trasgressivo/satanista' e quindi magari con un pubblico un po' 'trasgressivo...' , hanno saputo comprarsi il biglietto e guidare fino a lì, sapranno che i rifiuti che uno produce non vanno automaticamente buttati per terra anche se non c'è un bidone ogni metro!?!). Puliamolamente, questo dovremmo fare tutti, forse. :)

don_chisciotte
don_chisciotte

Irene. Scrivi il nome del cantante per favore. Non ho capito bene ma forse e' Ligabue vero? Questa e' una buona idea che Contiamoci potrebbe trasmettere agli artisti. Ai concerti non dicano solo parole contro la guerra ma anche contro l'inquinamento e parlino a quei centomila che gli stanno di fronte perche' non abbandoninoioro rifiuti durante e dopo il concerto. Qualche artista ha mai fatto questo?

irene70 - disiscritto
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eh sì, proprio Luciano Ligabue: è vero! gli artisti dovrebbero davvero invitare gli spettatori a non lasciare per terra i rifiuti... per 'ballare sul mondo' ma un mondo un po' più pulito (o meno sporcato da noi!).

don_chisciotte
don_chisciotte

Ok Irene, allora lanciamo questo messaggio a Sistrall e Granitas per contattare artisti che abbiano sensibilita' ecologica e che possano mandare messaggi di questo tipo durante le loro esibizioni. Questo potrebbe aiutare anche Contiamoci ad avere molta piu' visibilita'. Basterebbero34 artisti giusti e sono sicuro che si potrebbero avere buoni risultati. Ciao.

don_chisciotte
don_chisciotte

E comunque, secondo me, se le aziende che fanno la pubblicità alle bibite in bottiglia/lattina dedicassero uno spazio/tempo alla trasmissione di un messaggio ecologico contro l'abbandono dell'imballaggio nell'ambiente sarebbe una delle poche cose buone che la pubblicità potrebbe fare...Ed anche questa non sarebbe una brutta idea che Contiamoci potrebbe proporre alle aziende, perchè migliorerebbe la loro immagine, visto che investirebbero i soldi della pubblicità per trasmettere messaggi educativi.

irene70 - disiscritto
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Dovrebbero dirlo soprattutto nelle pubblicità in televisione e la gente se lo ricorderebbe forse di più (nelle bottiglie c'è sì l'indicazione di non disperdere il contenitore nell'ambiente, ma è evidentemente ignorato da molti): dopo aver illustrato le miracolose qualità delle varie bibite o detersivi dovrebbero concludere con una frase o un'immagine (anche velocissime) con questo messaggio di civiltà (e anche i testimonial famosi con la loro visibilità in questo caso farebbero la loro bella figura - perché se proprio proprio i pubblicitari devono "normalizzare" l'immagine di tutti gli attori un po' "irraggiungibili" almeno la normalizzino per bene facendogli gettare la bottiglietta o l'involucro della pasta nel posto giusto, dopo averla cucinata - pensate a quanti imitatori potrebbe avere un Kevin Costner che durante il pic-nic getta la bottiglia nel bidone della plastica!!).

irene70 - disiscritto
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... se poi la raccogliesse da terra sarebbe il massimo: mi viene in mente l'eco mediatico prodotto da Alessandro Gassman, lo scorso mese, con la sua iniziativa di ripulire un po' Roma con le proprie mani (a te, Don, a momenti gli agenti ti portavano in caserma, ma se uno è famoso un po' di attenzione gliela riservano!!).

don_chisciotte
don_chisciotte

Esatto Irene, era proprio questo che intendevo. Ma perche' nessuno ci ha mai pensato? Sarebbe un salto di qualita' a livello di immagine per qualsiasi azienda. Perche', per esempio, il calciatore Del Piero che pubblicizza l'acqua Uliveto oltre che a dire una serie di cavolate e "plin plin" vari, non fa anche un gesto ecologico? L'acqua e' purissima? Bene, ma il suo imballaggio e' dannoso. E allora come la mettiamo? Forse le pubblicita' troppo seriose non producono vendite? Ci vogliono gli "slogan cavolata"? Quelli che tutti ricordano e usano a mo' di battuta e che sono diventati dei veri e propri modi di dire? E' questo il successo della campagna pubblicitaria? Non dimentichiamoci che in questo nostro mondo (societa' malata di consumismo) troppo spesso le cose funzionano al contrario... Ho visto delle aree inquinate da bottiglie di plastica e lattine che sono dei veri e propri scenari spettrali. In particolare le collinette delle rampe delle autostrade e delle tangenziali, piene zeppe di questi rifiuti che giacciono lì da anni e che nessuno va a raccogliere. Ma anche se ogni tanto gli addetti alla manutenzione delle strade facessero un pò di pulizia, il mio disagio non cambierebbe, perchè la domanda è sempre la stessa e cioè: perchè l'uomo è così stupido? Lanciare una bottiglia/lattina dall'auto è un gesto doppiamente stupido: primo per il gesto in se di maleducazione e secondo perchè la persona non capisce che sta gettando un oggetto che ha pagato profumatamente ma senza rendersene conto. Infatti pochi sanno o si ricordano che il prezzo di una bottiglia di acqua solo per circa il 20% è relativo all'acqua, il resto è imballaggio, trasporto e pubblicità. Quindi quando noi paghiamo una bibita 1 euro, nel momento in cui la abbandoniamo nell'ambiente dovremmo pensare che stiamo gettando 80 centesimi per terra. Forse portando la gente a ragionare in questo modo (e quindi istituendo il vuoto a rendere) la gente non solo andrà a riportare indietro le bottiglie al rivenditore ma si vedranno molte più persone che, come me, le vanno a raccogliere!

don_chisciotte
don_chisciotte

Lo scorso anno a settembre (a fine stagione balneare) ho ripulito gli scogli del mio paese nativo in liguria dalle bottiglie di plastica. Ora sono tornato (siamo a giugno) e siamo punto e a capo e stamattina ho dovuto fare nuovamente l'operazione e raccogliere due sacchi giganti di bottiglie. Purtroppo il problema non si risolve con queste giornate ecologiche ripulendo delle zone circoscritte perche' l'ambiente si sporca nuovamente fino a che verranno prodotti imballaggi in plastica inquinanti e non degradabili rapidamente. Tutte queste iniziative di pulizia sono certamente lodevoli ma danno dei risulltati solamente temporanei. Fino a che si continuano a produrre e a vendere centinaia di migliaia di bottiglie di plastica ogni giorno (ed altri tipi di imballaggi) il problema non si risolvera' mai, come ho gia' scritto in altri commenti di altre Buone Pratiche su Contiamoci. Tutto va risolto alla fonte, ma questo sembra interessare solo a pochi e noi ecologisti lavoriamo e soffriamo ma purtroppo non risolviamo. Quindi invece di dare la colpa all'incivilita' di pochi (coloro che abbandonano i rifiuti nell'ambiente) forse bisogna cominciare a dare la colpa all'incoscenza di molti (tutti coloro cioe' che operano in settori di produzione la cui gran parte degli imballaggi vengono dispersi nell'ambiente). Vorreste dirmi che i direttori/manager della Coca Cola Italia, della San Benedetto, dell'Acqua Vera, della Levissima, della San Pellegrino, della Uliveto, della Rocchetta, etc etc non sanno e non vedono che ci sono milioni delle loro bottiglie disperse nell'ambiente che inquinano? Si, sono poprio le LORO bottiglie e non possono negarlo perche' lo dice l'etichetta!

irene70 - disiscritto
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Sì è vero, bisognerebbe andare alla fonte, però in questo caso è veramente difficile perché gli interessi economici sono enormi: qui mylumas.com si parla proprio di questa lotta a suon di marketing (c'è anche il sito banthebottle.net con parecchie notizie ma in inglese, per chi lo sa bene). Penso che eventuali aziende virtuose dovrebbero essere incentivate da un ritorno di immagine fortissimo... solo in questo caso potrebbero pensare a cambiare (ci vorrebbe per esempio l'intervento di un testimonial famoso - ovviamente bello ricco e giovane - che "si inventa la moda" della borraccia, e allora vai! tutti con la borraccia...). Forse per i sacchetti di plastica è stato un po' più semplice perché per sostituire l'oggetto/contenitore bastava trovare un altro materiale e tutto sommato la cosa non dava fastidio ai consumatori: con queste bottigliette invece la comodità della plastica (leggerezza, resistenza) sarebbe sostenuta anche da una buona parte dei consumatori che magari non vedrebbero di buon occhio l'utilizzo del vetro. E un divieto legislativo penso potrebbe scatenare una specie di rivoluzione (nel mondo così com'è), però è vero, ci stiamo sommergendo di plastica, ormai ce la mangiamo... boh, tristezza infinita: uomini che ogni giorno muoiono in questo mare, mare (e terra) riempiti di plastica... ma ciò che importa è sempre e soltanto il marketing! Ma sono anche curiosa, Don, di sapere qual è la reazione della gente che incontri mentre ripulisci la tua zona: apprezzano o ti ignorano? e due sacchi giganti in quanti km circa?(giusto per capire la portata del problema). In ogni caso ottimo lavoro! Grazie!

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Irene e grazie! Generalmente questo lavoro lo faccio alla mattina presto perche' siccome devo arrampicarmi e scendere sulle rocce a strapiombo sul mare se mi vede qualche turista potrebbe preoccuparsi...io pero' mi arrampico su queste rocce fin da quando ero bambino e so bene come affrontarle. Due sacchi li ho raccolti su una scogliera lunga circa 100 metri ed alta 15. Il problema e' che c'e' sopra una passeggiata dove ogni giorno passano centinaia di persone. Non voglio pensare che ci siano persone che gettano le bottiglie vuote sugli scogli. A qualcuno cade, qualcun'altro la "dimentica" sulla panchina, e poi questa, spinta dal vento o da a altre persone, rotola e finisce sugli scogli sottostanti... quando il mare si agita e sale sugli scogli un po' se le porta via mentre altre rimangono incastrate nelle rocce (uno spettacolo triste). Ieri quei pochi che mi hanno visto fare questo lavoro non hanno detto nulla, solo una mamma al suo bambino:"hai visto che bravo quel signore...". La plastica cosi dispersa a lungo andare ci uccidera' ma quando cio' accadra' i veri responsabili saranno gia' morti e sepolti...

irene70 - disiscritto
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Ah, non proprio un lavoro facile quindi! Beh, dai, almeno ti sei preso del "bravo signore", confortante!... allora buon lavoro per le prossime "pulizie" ma "ocio!" come si dice dalle nostre parti :)

don_chisciotte
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Mi sono ricordato che un signore del luogo mi ha detto che "non serviva il lavoro che ho fatto perche' la prima mareggiata avrebbe portato via tutte le bottiglie dagli scogli"...non serve commentare credo...

irene70 - disiscritto
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Riporto dal sito diLet's clean up Europe : "Un nuovo record italiano per Let’s Clean Up Europe, la campagna europea contro il littering e l’abbandono dei rifiuti, che si terrà dall’8 al 10 maggio 2015. Sono infatti ben 356 le azioni regolarmente iscritte e approvate dal Comitato Promotore italiano (composto da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Federambiente, Anci, Città Metropolitana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, AICA, ERICA ed Eco dalle Città). Un dato di grande rilevanza, visto che nella prima edizione svoltasi nel 2014 le azioni italiane erano state 137. La partecipazione è quindi triplicata. Entrando nel dettaglio, a proporre il maggior numero di azioni sono stati gli Enti Locali, con il 43%, seguiti dalle Associazioni (37%) e dai cittadini (8%)..."

(Solo una considerazione forse un po' da retrograda: "littering", detto così, in inglese, sembra quasi una cosa interessante... sinceramente quando agiamo solo in Italia continuerei a chiamarla inciviltà con abbandono di rifiuti... )

irene70 - disiscritto
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Sempre dal sito di Pulisci e corri serr2014.it leggo che, a corsa conclusa, lungo gli oltre 400 chilometri percorsi sono stati raccolti oltre un quintale di rifiuti abbandonati nell’ambiente (non so se è poco o tanto rispetto al totale dei rifiuti, ma in ogni caso è sempre un quintale di rifiuti in meno... ).

irene70 - disiscritto
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In effetti sì, avete ragione, sarebbe molto meglio come dite voi; è un po' lo stesso discorso riguadante le grandi organizzazioni umanitarie: se l'umanità in generale fosse degna di questo nome non ci sarebbe bisogno di chi raccoglie fondi contro la fame/la guerra/ l'inquinamento/ lo sfruttamento ecc. e quindi non ci sarebbe bisogno di spendere parte degli aiuti ricavati per le reali necessità che comunque rimarrebbero, per fare invece pubblicità e propaganda e pagare l'apparato che ci sta dietro; purtroppo però nulla sembra funzionare seguendo il semplice buon senso o forse sono proprio le singole persone che vanno cambiate, non solo gli amministratori... in questo senso si spera che un seme di civiltà queste giornate lo possano diffondere. Anch'io quindi penso che siano rimedi temporanei e anche impegnativi per dei mali che andrebbero invece estirpati alla radice, diciamo che almeno esprimono la parte "meno brutta" o di buona volontà della società, o almeno voglio credere che sia così. Quindi ho citato queste giornate come una delle possibili azioni da fare a vantaggio dell'ambiente, ma sapendo appunto che il proprio impegno quotidiano, costante e rigoroso, è forse più importante e se tutti lo portassero avanti non dovremmo poi ricorrere a queste giornate. Ciao, grazie per lo spunto. :)

bb34
bb34

non mi fraintendere, ripeto "nulla da eccepire agli organizzatori" anzi, da lodare. salvo che l'organizzatore non approfitti di volontari per fare ciò per cui è pagato lui.

bb34
bb34

sono molto scettico su queste iniziative. nulla da eccepire agli organizzatori, ma le amministrazioni che le ospitano potrebbero avere risultati ambientali migliori facendo il loro dovere cioè applicando le leggi ogni giorno invece di sfruttare queste sporadiche giornate a fini propagandistici.

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Bebabi34, in effetti non hai tutti i torti. Io stesso mi sono accorto che, quando faccio la "ginnastica ecologica" (cioe' quando vado autonomamente a ripulire dai rifiuti abbandonati aree della mia citta') nemmeno dopo una settimana e' tutto come prima, perche' molte persone continuano incivilmente a gettare/abbandonare rifiuti. Quindi se si applicassero (e non solo prevedessero) sanzioni pesanti per questi trasgressori, sono convinto anch'io che si otterrebbero risultati ambientali migliori. Queste iniziative hanno comunque un significato simbolico e servono (speriamo) a sensibilizzare i cittadini relativamente a questo problema. Ciao!

bb34
bb34

se fosse un obbligo parteciparvi (vedi domeniche a piedi o simili) sarei daccordo. altrimenti si sensibilizza soltanto chi lo è già.

irene70 - disiscritto
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Sì, questa è una cosa che fa pensare, però secondo me l'obbligo non sensibilizza molto, può essere efficace sicuramente, ma ho paura che nelle idee possa fare peggio, ma come sempre è solo un mio parere... e tutto sommato anche qui su Contiamoci siamo già tutti sensibilizzati, almeno un po', ma c'è comunque sempre qualcosa da imparare, qualche cosa che non sapevamo, che non facevamo o qualche amico scettico da "contagiare" per qualche azione...

don_chisciotte
don_chisciotte

Relativamente a questa discussione della "giornata dedicata a....in questo caso al volontariato ambientale", leggete questa analisi delle "giornate dedicate a" e riflettiamo...

La Giornata del Nulla Con cadenza periodica, qualcuno ci ricorda di dover "ricordare" un tale evento o una tale categoria sociale. Un giorno, forse, ci sarà anche la nostra personale giornata, ma non potremo raccontarla.

L’invenzione del calendario era nata, molto probabilmente, per suddividere ed identificare i periodi dell’esistenza umana. Molto presto ha mostrato i suoi risvolti meno apprezzati. Dalla improvvisa consapevolezza dell’avanzare dell’età e, quindi, dell’arrivo della vecchiaia, all’ossessivo controllo delle ricorrenze ludiche, tra compleanni ed onomastici, che ci costringono a ricordarci degli altri, il calendario occupa una gran parte della nostra vita. E del nostro arredamento casalingo o di lavoro.

Negli ultimi tempi, poi, si sono intensificate le occasioni per dedicare il nostro pensiero alla ricorrenza o all’ideale calpestato negli anni, grazie alla istituzione delle varie giornate consacrate a personaggi, fatti storici o ad ipotetici "dimenticati" che, almeno per un giorno, si garantiscono l’esclusiva tra gli argomenti, più o meno seri, del nostro quotidiano. Si ha la sensazione che ci sia proprio uno staff tecnico e specializzato, addetto alla ricerca minuziosa degli eventi e delle situazioni da celebrare con le ormai notissime ed inevitabili Giornate del...

A sfogliare distrattamente un qualsiasi almanacco delle ricorrenze, si ha la sensazione che se l’Italia ha da tempo abbandonato l’attributo di "fondata sul lavoro", appare difficile ipotizzare la disponibilità di tempo da dedicare all’operosità, troppo spesso interrotta da queste giornate commemorative. Già con il primo dell’anno, una acclamante Giornata della Pace ci distrae, per qualche istante, dai postumi dei festeggiamenti della notte precedente. Il 6 gennaio, mentre i bambini attendono la vecchina volante, la Giornata della infanzia missionaria dovrebbe farci riflettere sulle contraddizioni del mondo ricco, in contrapposizione a quello povero. Il 27 è il giorno dedicato alla Shoah e in questa giornata, si comprende come sono maturi i tempi per attualizzare un olocausto, emulato e perfezionato più volte.

Gennaio si conclude con la Giornata dei malati di lebbra che, superando la Giornata per la vita del 7 febbraio, si va a ricollegare con la Giornata del malato del successivo 11 febbraio. Ma febbraio esordisce già con la Giornata Internazionale della lotta contro i tumori, che cade il 4. Febbraio, forse per rispecchiare il proverbio che lo vuole "curtu e amaru", è un condensato di ricorrenze. Il 5 è la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Si passa, poi, alla Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete il 10, San Valentino il 14, la Giornata nazionale del gatto il 17, il 18 c’è quella del risparmio energetico ed il 20 quella per la Giustizia Sociale.

Dei mesi successivi, elenchiamo quelle che hanno attirato di più la nostra attenzione, sapendo di tralasciarne molte più care a molti e diversi archeologi della coscienza: 1° marzo la Giornata mondiale del complimento, il 12 marzo la Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete, il 22 marzo la Giornata dell’acqua, il 22 aprile la Giornata della Terra, il 23 quella del libro, il 3 maggio la Giornata della libertà di stampa. A maggio, scusate l’interruzione, si ha il massimo dell’espressione creativa delle ricorrenze: a parte il lavoro e la mamma, abbiamo quella per la Famiglia (15-16), Omofobia (17-18), per chiudersi con il 31 e la Giornata della lotta contro il fumo, che lascia ampio spazio all’ironia sugli argomenti celebrati i giorni precedenti.

Torniamo alla nostra elencazione: giugno si dedica all’Ambiente (5), al Rifugiato (20) e ai Cani in ufficio il 26. Luglio apre con quella dedicata al Bacio (il 6), il 18 il Mandela day e il 23 la Giornata internazionale della Gioventù. Agosto è particolarmente sensibile agli animali, sia a quattro che a due zampe: il 12 agosto è la Giornata Mondiale contro la Crudeltà verso gli Animali, il 26 agosto la Giornata Mondiale del Cane e il 29, a proposito di bestie a due zampe, la Giornata Internazionale contro i Test Nucleari.

Settembre trascorre quasi inosservato: giorno 8 è la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione ed il 30, per non sminuire il mese, addirittura doppio appuntamento, Giornata Mondiale del Cuore e Giornata Europea del Dialogo Interculturale. Ottobre compensa decisamente la pochezza di ricorrenze del mese precedente: il 2 tocca ai Nonni, il 4 allo Spazio, il 7 al Sorriso, il 10 all’Obesità, giorno 11 al Coming Out, il 12 alla Scuola e Genitori (altro raddoppio), il 16 all’Alimentazione e alla Pulizia della mani (un’altra accoppiata), il 20 alla Statistica, il 24 allo Sviluppo dell’Informazione ed il 28 si chiude con un’altra doppia, Risparmio e Spreco.

Novembre non è da meno. Da ricordare, la Ricerca contro il cancro di giorno 5, quella contro la Pena di morte di giorno 11, Gentilezza random il 13, Studente e Bambino il 17, l’Albero il 21 e la Violenza sulle Donne il 25. Dicembre si apre con la Giornata Mondiale per la Lotta contro l’Aids, prosegue con la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità del 3, il 10 è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. La parte finale è dedicata a Pandori, Panettoni, Coca-Cola e al discorso di fine anno del Presidente. Buon 2017 a tutti. Ah, dite che porta sfiga augurare Buon Anno in anticipo?

Provate a collimare le parole "Coerenza" ed "Ipocrisia" con gran parte delle date che abbiamo elencato qualche rigo sopra. Forse non vi basteranno gli amuleti disponibili in commercio per sfuggire alla prossima Giornata del Nulla. 

(Piero Buscemi)

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