Guardarsi meno allo specchio e riflettersi nel prossimo: scopriamo la nostra vera bellezza!


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don_chisciotte don_chisciotte, 13/01/2016 — Nella mia fantasia ho spesso provato ad immaginare una societa' senza specchi, dove l'uomo non conosce, in nessun modo, la possibilita' di riflettersi. Se cosi' fosse, probabilmente il concetto personale di bellezza sarebbe completamente stravolto. Infatti, non conoscendo il nostro aspetto fisico non dovremmo piu' preoccuparci di essere brutti, di apparire belli o di cercare conferma della nostra bellezza fisica. Potremmo avere percezione della nostra bellezza solo grazie alle reazioni che produrremmo nel prossimo. I nostri gesti, le nostre premure verso gli altri, la nostra cortesia e gentilezza, che suscitano negli altri gioia e soddisfazione, rappresenterebbero il parametro per giudicare la nostra bellezza, aldila' dell'aspetto fisico (di cui non saremmo a conoscenza, non potendo specchiarci). Questa e' una mia fantasia appunto (di cui avevo anche parlato in mio commento su Contiamoci qualche tempo fa), perche' gli specchi ovviamente esistono. Ma troppo spesso ne diventiamo inconsapevolmente schiavi, passandoci un sacco di tempo davanti. Addirittura per molti di noi (vanitosi...) ogni occasione e' buona per specchiarsi durante il giorno (dalle vetrine dei negozi ai finestrini e agli specchietti delle auto, etc). Cosa vuol dire imparare a specchiarsi di meno? Vuol dire rinunciare a dare troppa importanza all'aspetto fisico per coltivare un'altro tipo di bellezza, quella interiore. Cioe' cominciare a valutarci non piu' per quello che vediamo di fronte allo specchio ma a seguito delle reazioni che provochiamo negli altri nei nostri rapporti quotidiani. Qualcuno obiettera' che puo' essere possibile coltivare la bellezza interiore pur continuando a dedicare molto tempo davanti allo specchio, e quindi cercando di essere anche belli esteriormente e su questo sono d'accordo. Penso pero' che il distacco fisico dallo specchio (inteso come rinuncia per ridurlo al minimo indispensabile) sia fondamentale per cominciare a valutarci in maniera totalmente differente. Proviamo quindi a limitare il piu' possibile il tempo che dedichiamo allo specchio, evitando volutamente anche le opportunita' che abbiamo di specchiarci durante la giornata e vediamo cosa succede. Non costa nulla e al limite guadagniamo del tempo! La mia esperienza personale in questo senso (ho cominciato a farlo da qualche tempo) e' che provo una sensazione di sollievo e un senso di "vittoria" quando mi accorgo di avere evitato di specchiarmi e piano piano non ne sento piu' l'esigenza. Anche questo puo' essere un punto di partenza per sviluppare altri percorsi...chissa'!

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don_chisciotte
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Sempre dall'album di Ombretta Colli del 1974 "Una donna, due donne, un certo numero di donne" ecco il testo del brano "Per piacere di più al "lui" del momento" scritto assieme‎ al marito Giorgio Gaber.

Ogni giorno ho passato nel bagno davanti allo specchio più di un ora

A vestirmi a truccarmi al mattino, a struccarmi alla sera

Tutto tempo che

Messo assieme fa un paio di anni

Tanti giorni buttati al vento

Soltanto per piacere di più al lui del momento.

E due volte alla settimana per appuntamento

Parrucchiere

Messa in piega e poi il casco ad asgiugare i capelli

Che godere

Sono contenta che

Questo inutile sacrificio

E' un normale comportamento

Soltanto per piacere di più al lui del momento.

Io non ho nessun rimpianto di tipo culturale

Avere più potere non mi interessa

Ho solo il rimorso di non fare mai niente per piacere di più a me stessa.

Qgni pasto e' tenuto abilmente sotto controllo

Con la dieta

Qualche volta mi sono concessa una bistecca

E insalata

Ma non basta mai

E per stare nel peso forma

Faccio un sacco di movimento

Soltanto per piacere di più al lui del momento.

Io non ho nessun rimpianto di tipo culturale‎

Avere più potere non mi interessa

Ho solo il rimorso di non fare mai niente per piacere di più a me stessa.

Io volevo essere 

Come lui voleva che io fossi

Io volevo essere ‎

Come lui voleva che io fossi‎

m.youtube.com

don_chisciotte
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IL MIO CORPO PERFETTAMENTE IMPERFETTO

Iniziate a guardare oltre lo specchio. Smettete di rimproverarvi la cellulite sulle cosce o le rughe sul viso. Siete molto più di questo.

“Non sono felice come sono”. “Il mio corpo non mi piace”. “Non mi vedo bene”. “Odio i miei denti, il mio seno, i miei fianchi”. “Ho molti chili di troppo”. “Da quando sono rimasta incinta, il mio corpo non è più tornato quello di prima”. “Non mi avvicino mai agli altri”. “Tutti i miei amici sono fidanzati e io no”.

Queste frasi vi suonano familiari? È il dialogo che abitualmente abbiamo con noi stessi quando siamo davanti allo specchio. È una sorta di auto-sabotaggio che genera i sentimenti di insicurezza più cruenti che esistano, quelli che minano la nostra autostima e mettono in discussione l’amor proprio. Ci piace farci mentalmente del male pensando a ciò che non ci piace e dedichiamo poco tempo a due cose: capire quello che ci piace e lavorare su di noi per volerci più bene.

In questo senso, vogliamo invitarvi a riflettere su ciò che vi piace di voi. Forse gli occhi, i capelli, la vostra gentilezza o determinazione. È praticamente certo che sottolineerete gli aspetti positivi legati alla vostra personalità, alla vostra anima, più che al vostro corpo. Perché è così? Perché la bellezza interiore non conosce canoni imposti dalla società, perché ognuno di noi ha i propri valori e il proprio modo ci concepire una brava persona. In questo modo, non ci sentiamo obbligati a giudicare in base a criteri esterni, ma secondo quelli che noi stessi abbiamo forgiato. Essendo canoni personali, ci concediamo una certa flessibilità, ma questo dipende solamente da noi. Definiscono un’opinione e non una verità assoluta.

C’è vita oltre lo specchio

Siamo molto più di quello che crediamo. Il nostro io interiore racchiude in sé molto più di quanto riusciamo a comprendere. Forse il vostro corpo è pieno di smagliature, forse avete chili di troppo o troppo pochi, forse non riuscite ad eliminare le rughe dal vostro viso o il vostro seno non è voluminoso come vorreste. Tuttavia, il vostro corpo non è un nemico. Siete voi, attraverso i vostri pensieri, ad affrontarlo e a finire per convincervi che dovete odiarvi per una qualche ragione. Non vi immaginate nemmeno cosa vi perdete non guardando oltre lo specchio. Non fate altro che compromettere il vostro benessere ogni volta che evitate di osservarvi, di esplorarvi o di riconoscervi nel vostro corpo, nel vostro corpo di donna. No, non siete quello che una crema anti-age fa per voi. Siete l’amore per ogni parte del vostro corpo, siete voi quando capite che la cellulite c’è per una ragione, che avete combattuto mille battaglie e che l’importante è stare bene e piacersi. Non state bene con voi stesse se ogni volta che vi guardate allo specchio vi arrabbiate per i rotolini di grasso, per i glutei poco sodi, per la cellulite sulle cosce o per le rughe sul viso. Dovete creare uno spazio interiore sicuro per il vostro corpo, invece di punirvi e umiliarvi. Dovete coccolare il vostro corpo, trattarlo con affetto, capirlo e prendervene cura. Non punitelo, non umiliatelo, perché non esiste salute fisica senza salute emotiva e viceversa.

Il vostro corpo imperfetto vi rende reali

Non c’è donna più intelligente di quella che si fa rispettare. Non c’è donna più bella di quella che ha un gran cuore. Non c’è donna più forte di quella che crede in se stessa. Non c’è donna più ammirevole di quella che ha dignità. Non c’è donna più elegante di una signora. Non c’è donna più sana di quella che si conosce davvero. Non c’è donna più felice di quella che si sa valorizzare. La donna perfetta esiste ed è dentro di voi. Non cercate di imitare le modelle delle riviste di moda, ognuno è padrone della sua silhouette. Non rompetevi la testa pensando a cose che vi impediscono di essere le donne che siete. Siate consapevoli del miracolo della vita e del privilegio che avete avuto. La curva più bella del corpo di una donna è il suo sorriso. Non permettete a nessuno di giudicarvi e valorizzarvi in base al vostro viso, il vostro corpo o i vostri capelli. Godetevi quello che il vostro corpo vi offre, perché avete tutto il diritto di vivere e di essere felici essendo voi stesse, senza maschere e senza sentirvi in colpa. Abbiate il coraggio di essere e sentirvi libere. Scegliete la vostra strada e affrontate le vostre paure e i vostri timori. Assumetevi sempre la responsabilità delle vostre azioni. Tenete sempre presenti le soddisfazioni che avete avuto nella vita e che vi permetteranno di continuare a sorridere alla vita con intensità. Siete uniche, irripetibili, insostituibili. Per questo motivo, non dimenticate che dentro di voi c’è una luce che sta lottando per restare accesa. Dentro di voi avete molto da dare. Avete milioni di abbracci che conservate per chi amate. Nessuno può ferirvi o farvi del male se non glielo permettete. Nemmeno voi potete farlo se non date carta bianca all’auto-sabotaggio e al disprezzo verso voi stesse. Fate la pace con il vostro corpo e dimenticatevi la battaglia contro i chili di troppo e la taglia di pantaloni. Il vostro valore dipende solo da voi, non dalle curve che avete o le rughe un po’ più marcate sul vostro volto. La chiave della bellezza è dentro gli occhi di chi la guarda, di voi che vi guardate: solo voi potete sentirvi belle dentro e fuori. Come ha scritto Antoine de Saint-Exupéry ne Il Piccolo Principe, “non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”.

Fonte: viverepiusani.it

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Uso pochissimo gli specchi. Alle volte esco di casa, entro in ascensore -che ha lo specchio, ma non mi ci guardo quasi mai - (oppure faccio le scale) esco dal palazzo e poi mi dico: cavolo chissà se ho steso bene la crema viso? IHIH. Devo dire che rispetto a quando lo specchio era un'ossessione sto molto meglio!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Concordo: se lo specchio non è un'ossessione si sta molto meglio (io odiavo gli specchi tra i 15 e 20 anni circa, perché mi creavano problemi, ora invece in casa ne ho moltissimi, strani, recuperati, di varie forme, ma non mi servono per guardarmi ma soltanto per riflettere la luce naturale e 'dare spazio' perché detesto il buio, e in questo sono utili).

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Metto qui questa segnalazione dato che è un po' attinente agli 'specchi' (fisici o mentali) e ai problemi che possono comportare: il 15 Marzo sarà la Giornata Nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (del Fiocchetto Lilla); è importante che finalmente se ne parli di più perché questi problemi colpiscono sempre più ragazze e ragazzi e sempre prima. Aggiungo un consiglio pratico e di buon senso, (e non ho problemi a dire che so di cosa parlo, per esperienze passate): evitare di dire a una persona (donna o uomo) ti vedo ingrassato/dimagrito/ ma mangi, non mangi, ti alleni /non ti alleni ecc.: sono leggerezze che talvolta fanno danni (insomma, è meglio fare solo dei complimenti generali).

don_chisciotte
don_chisciotte

Questo è il racconto di un sogno. Sono invitato a casa di una persona che ho appena conosciuto per una festa che inizierà già alla mattina dalla prima colazione. La casa è inizialmente apparentemente piccola. Piano piano gli invitati cominciano ad arrivare e sono tantissimi e tutte a me sconosciuti. Il luogo diventa sempre più grande ed io non riesco a trovare nulla da mangiare mentre gli altri invece mangiano e si divertono. Il proprietario della casa, che alla fine si rivela essere un antico castello, mette a disposizione degli ospiti saloni con orchestre, campi da tennis, campi da golf, cavalli per equitazione, barche a vela e yacht sulla spiaggia. E tutti si divertono come pazzi a questa festa. Io invece, che ero andato a questa festa con un amico, nella confusione perdo anche lui e non riesco a divertirmi, non trovo nessuno che mi conosca o che voglia conoscermi e soprattutto....non sono ancora riuscito a trovare qualcosa da mangiare! Ad un certo punto viene verso di me una ragazza di colore che sembra capirmi, mi parla, le piaccio e vuole appartarsi con me. Quando arriviamo in una stanza io scopro che lei è cieca. Qui il sogno svanisce o non ne ricordo più il proseguimento ma credo perché sia suonata la sveglia (questa maledetta invenzione che dovrebbe essere chiamata invece "interruttore di sogni"!). Morale: nel sogno solo una persona non vedente, che non è distratta visivamente dal divertimento della festa, riesce a capire il mio stato d'animo di solitudine. Nella vita penso che accada lo stesso e cioè se siamo distratti da troppi divertimenti/obiettivi effimeri, perdiamo di vista le cose importanti, cioè le persone. Le persone sono le cose più importanti che sono attorno a noi. Quindi non guardiamoci troppo nello specchio, non diamo troppa importanza al nostro aspetto ed alle cose materiali che ci circondano, facciamo attenzione prima di tutto agli altri...e alle meraviglie della Natura ovviamente, di cui gli altri fanno parte. Guardiamo oltre lo specchio insomma!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

C'è una canzone "Specchio", dei Subsonica: nel video (che tratta il delicato tema dei disturbi dell'alimentazione e dunque della percezione della propria immagine) alla fine una ragazza compie un gesto liberatorio: rompere gli specchi (senza farsi male) a volte sarebbe 'bello', anche per chi non ha disturbi legati alla propria immagine. Oppure basterebbe ridare allo specchio la sua funzione: strumento per controllare se è tutto (quasi) a posto e non, come ormai è diventato, strumento (dotato dei mille occhi che ci sentiamo addosso, quelli di una società intera) che insinua insicurezze e alla fine quasi impone continue trasformazioni (secondo canoni pazzeschi di crescente perfezione) creando nuove ansie di cui non avevamo per nulla bisogno. Non guardarsi allo specchio (senza sforzi) vorrebbe dire davvero 'libertà'. Bellissimo! ma veramente molto difficile... é una bella sfida comunque. Però non è sempre vero che le persone rimandano chiaramente la percezione che davvero hanno di noi (e viceversa), molto spesso rimandiamo, tutti, qualcosa di 'falsificato' da mille altri filtri, quindi forse non ci arriverebbe comunque la vera immagine. Io metto lo farò, ma non perché sia sempre davanti allo specchio adesso (anche per non rovinarmi le giornate!), ma voglio più che altro fare più attenzione a cosa mi rimanda lo specchio-altri e voglio vedere se saltano i filtri (esperimento quindi, grazie per l'idea). (Ma se per sbaglio, o anche no, rompiamo uno specchio, i pezzi poi non vanno buttati con il vetro ma nell'indifferenziata, come anche gli oggetti, integri o rotti, di cristallo - perché il cristallo contiene piombo: "Quando un bicchiere, uno specchio, un piatto di ceramica o una tazzina si rompono, i cocci vengono gettati d'istinto nel vetro. Si tratta però di materiali che non è possibile riciclare. Bisogna ricordare che la raccolta del vetro è destinata alle confezioni e agli imballaggi, non ad altri oggetti. Quindi sì alle bottiglie e ai barattoli di vetro, ma no a bicchieri e altri oggetti, che dovranno essere buttati nell'indifferenziata." fonte greenme.it).

don_chisciotte
don_chisciotte

Grazie Irene per il supporto su questa difficile e "forse buona" pratica...anche Tommy degli Who (1969) rompeva lo specchio per essere libero e non più cieco, sordo e muto. Anche quello era un messaggio...grazie anche per la specifica della raccolta differenziata dello specchio rotto e comunque meno specchi avremo meno ne romperemo! Ciao.

don_chisciotte
don_chisciotte

Dimenticavo: relativamente ai brani di Tommy degli Who ascolta Go the the mirror / Smash The Mirror / Sensation / I'm free. Ciao

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