Elaborare mensilmente budget e analisi di spesa personali/familiari


Budget familiare maggio 2010

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don_chisciotte don_chisciotte, 14/01/2015 — Uno dei risultati della societa' del benessere e' stato quello di farci perdere completamente il senso di quanto spendiamo per beni di prima necessita', accessori e superflui. La maggior parte delle persone non e' a conoscenza di quante spese sostiene all'interno di un certo periodo e, cosa ancora piu' importante, di come queste sono state suddivise (alimentazione, vestiario, scuola, casa, assicurazioni, salute, lavoro, trasporti, hobby e divertimenti, etc). Io stesso non sarei in grado di dare una risposta se mi ponessero il quesito.

Credo che un'analisi attenta di tutto cio' invece possa facilmente aiutare a identificare e correggere eventuali "tendenze inconsapevoli derivanti da distorsioni consumistiche" con conseguentemente miglioramento nell'utilizzo delle nostre risorse economiche. E questo non solo con l'obiettivo di spendere meno, ma anche per spendere meglio, ponendosi quindi degli obiettivi (budget) di miglioramento per i mesi successivi (ripeto: sia per ridurre le spese ma anche per distrubuirle meglio se, per esempio, ci siamo fatti mancare qualcosa di necessario perche' abbiamo ecceduto nel superfluo).

Quindi sarebbe una Buona Pratica prendere nota di quanto si e' speso giornalmente, suddividendolo per categoria, ed alla fine del mese fare un'analisi particolareggiata di tutto cio'. Mi rendo conto che puo' essere macchinoso per chi non e' abituato (io per primo), ma credo che bastino una decina di minuti a fine giornata e un'oretta a fine mese per tirare le somme. Dopodiche', una volta "corretto il tiro", possiamo anche interrompere questa analisi, se ci costa troppa fatica (e magari riprenderla a momenti alterni per mantenere comunque un certo controllo).

Del resto e' risaputo che le multinazionali studiano i comportamenti dei consumatori per poi orientarli nel mercato come vogliono (vorrebbero) loro, quindi non vedo nulla di strano nell' "automonitorarsi" con la finalita' di potersi orientare in maniera indipendente!

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frabarenghi
frabarenghi

Aiuto! Io l'ho fatto per tanto tempo ma alla fine non rielaboravo granché; tanto vivevo al minimo e senza vizi. Dopo anni faticosi e soprattutto lavorando in un archivio da 10 anni (doppia valenza= noia del riordino :-( + introito fisso :-) ), mi è passata la voglia di sistemare carte e conti in casa (al punto che ogni tanto sono a rischio di more per le bollette da quanto le trascuro...). Ora poi c'è la voce "cassa" che è il contributo che va alle spese della coppia, ed è ancora più complicato anche perché non è frazionabile per generi. Insomma... dato lo stress il mio compagno mi ha suggerito un salto di qualità al contrario, mi ha detto: col 2015 SMETTI DI SEGNARTI LE SPESE!

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

E' un paio di mesi che penso che dovrei farlo e mi è capitato di leggere diversi articoli interessanti, tra cui ho trovato segnalato questo: "È Kakebo, il libro dei conti di casa giapponese edito da Vallardi. Nonostante sia pensato per il budget domestico la sua struttura si presta benissimo anche alle finanze di una freelance, con una guida all’uso chiarissima e spazio a sufficienza per segnare tutto quello di cui devi tenere traccia. Ogni mese c’è spazio per i tuoi obiettivi e per i tuoi impegni con te stessa. Poi ci sono pagine settimanali per le spese correnti in cui riportare anche i totali settimanali per categorie, infine due pagine mensili ti costringono a riconciliare spese ed entrate con i tuoi obiettivi."

Io non l'ho ancora usato ma ci sto pensando. E inoltre per chi ha lo smartphone ci sono milioni di app per tenere traccia delle spese.

Insomma in qualunque modo si faccia, sono d'accordo che sia ora di tener traccia delle proprie spese!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

A me piacciono molto le "liste" (tanto che ho pure lanciato la Buonapratica "Fare le liste") e per molto tempo anch'io ho tenuto conto di entrate e uscite. Devo dire che mi è stato utilissimo nel periodo in cui ancora non avevo preso coscienza del superfluo di cui mi stavo circondando; poi a mano a mano che mi "alleggerivo" ho notato che alcune voci di spesa sono sparite senza alcuna fatica. Ora definirei la mia una vita con spese sotto alle quali non posso scendere, nel senso che davvero a casa mia si spende per il necessario o per le emergenze, e se c'è qualcosa di superfluo di solito è per mia figlia, ma lì è difficile fare troppi "calcoli". Quindi ora non scrivo più nulla (a parte i consumi di energia, acqua, riscaldamento, ecc.), ma posso dire che è sicuramente una cosa utile (senza esagerazioni, come per le altre liste) anche solo, appunto, per prendere coscienza.

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Si anche io credo che sotto una certa soglia non posso andare (da quand organizzo swap periodici non compro più vestiti, utensili da cucina, libri, ecc) però voglio comunque vedere se c'è qualche campo che ancora non ho indagato. Vediamo!

elena_paul
elena_paul

posso chiederti cosa sono gli swap?

don_chisciotte
don_chisciotte

Ciao Elena_paul, ti rispondo io che ho visto la tua domanda prima di granitas (mi prendo questa liberta' visto che sono il titolare di questa Buona Pratica all'interno della quale stai facendo la domanda...). Swap = scambio, baratto. Swap Party sono gli incontri organizzati tra persone che si scambiano cose (oggetti di cui non hai piu' bisogno ma ancora utilizzabili ed utili per qualcunaltro). C'e' anche una Buona Pratica su Contiamoci "Baratto Swap" Ciao

don_chisciotte
don_chisciotte

Io lo faccio (ho cominciato ieri sera) sul retro di un foglio A4 riciclato messo in orizzontale, quindi uso una penna e magari un righello...ma anche senza righello le righe le tiro lo stesso... Mi piace di piu' farlo cosi' che al computer. ...Eco-nomia!

gastella
gastella

Ecco un aiuto: bilancidigiustizia.it che fornisce tabella excel mensile con tutte le possibili spese bilancidigiustizia.it (da esplorare con attenzione, non è proprio immediata per chi non è pratico, tipo me :D) da dividere in "Usuale" (ovvero spese che alimentano l'economia "normale") e in "Spostato" (soldi immessi invece nel circuito del solidale, dell'eco, del bio, del locale, etcetc). Io non ci ho ancora provato (il tempo, si sa...) ma conto di farlo presto!

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