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irene70 irene70 - disiscritto, 23/11/2014 — Riporto l'attenzione sulla Giornata del non acquisto ( Buy Nothing Day) istituita da Adbusters nel 1992 che dovrebbe essere anche per l'Italia 29 novembre 2019 , 23 novembre 2018, 24 novembre 2017, 25 novembre 2016, il 27 novembre 2015.

Se ne parlava già nei commenti a questa buona pratica contiamoci.com e qui ecoblog.it, si spiega un po' cos'è (ma il link risale al 2007).

Al di là del concreto valore di una singola giornata (esattamente come per tutte le altre “Giornate di un qualcosa”) questa è più che altro una giornata per riflettere sul fatto che possiamo vivere senza essere schiavi del consumismo e magari scoprire che è anche una bella sfida.

Un fatto curioso: è da quasi un mese che cerco in internet la data esatta di questa giornata per l’Italia (infatti per quella in Inghilterra già c’era da molto tempo la data cfr buynothingday.co.uk, mentre negli USA dovrebbe corrispondere con il Black Friday - cioè il venerdì che dà inizio allo shopping natalizio) ma la notizia in italiano riguardante l’edizione del 2014 non è ancora comparsa in rete (o almeno io non sono riuscita a trovarla) e mancano 5 giorni all’evento. Perché? La risposta penso sia evidente…

Ho trovato una lista fichissima sul sito http://www.buynothingday.co.uk/

Blocca i tuoi portafogli e portamonete, taglia le carte di credito e scarica l'amore della tua vita - lo shopping!

È tempo di festeggiare Non Comprare Nulla!

  1. NESSUN ACQUISTO È NECESSARIO
  2. NON FARE NIENTE
  3. SFUGGI ALLO SHOP-APOCALISSE
  4. PARTECIPA NON PARTECIPANDO
  5. ACQUISTA MENO VIVI DI PIÙ

Comincia subito il tuo diario delle buone pratiche green.
Dai il Contami e migliora goccia a goccia le tue abitudini.

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don_chisciotte
don_chisciotte

Ho sentito la pubblicità di un centro commerciale (Emisfero) che pubblicizzava il Black Friday...quest'anno l'evento è eccezionale davvero: il Black Friday dura tutto il mese di novembre!!! Certo che sono veramente ridicoli. Andiamo con il Buy Nothing Month allora, si boicotta tutto il mese...‎

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

In questo articolosi parla un po' delle strategie e degli effetti psicologici di (mal)eventi come il Black Friday e in generale di iniziative pro consumismo. La partita è con le nostre emozioni e con i nostri bisogni non realizzati: le strategie di marketing puntano a sollecitare la fantasia di quella che, in generale, sembra essere un’utenza poco soddisfatta, in pratica ci spacciano falsa felicità e non tutti abbiamo abbastanza forza per evitarlo. (Intanto ieri al super c’erano i panettoniiii - che non ci sia il rischio di prendersi all'ultimo momento!).

don_chisciotte
don_chisciotte

Quest'anno il Black Friday in Italia sarà il 29 novembre. La catena di negozi Sarni Oro lancia la sua campagna "a Novembre ogni giorno e' Black Friday". Risultato: non si compra nulla per tutto il mese di Novembre per protesta. Grazie... ‎‎

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ho ricevuto più mail fra ieri e oggi che in tutto l'anno solare. Compra, compra, compra! Corri, spendi, sconti, black qui, black lì e poi si sa tutto si ammucchia, finisce tumulato in cantina o disperso in un armadio. Noi rispondiamo con buynothingday, non solo oggi quante più volte si può: chiedi in prestito, scambia, riusa, fai refashion e upcycle. Hai solo l'imbarazzo della scelta. Segnalo anche che Contiamoci è stato invitato a partecipare alla Make Something Week organizzata da Greenpeace in tutto il mondo, noi ancora non possiamo crederci. Se sarete a Milano il 3 dicembre venite al nostro laboratorio di Tessitura ciclabile: Prova la tecnica del telaio a mano, intrecciando le camere d’aria delle biciclette con lana e ritagli di tessuto. Trovi tutto qui makesmthng.org Guardate il programma c'è anche una giornata a Roma (ma noi non ci saremo) se qualcuno di Contiamoci va, apprezzerei tante foto <3

don_chisciotte
don_chisciotte

Il 24 novembre 2017 sarà il Black Friday (e quindi per contrapposizione sarà il Buy Nothing Day). Ricordo a tutti di stare alla larga dal Black Friday e di sposare la filosofia del Buy Nothing Day. Tra l'altro ho visto delle pubblicità di alcuni centri commerciali che parlano di 24 e 25 novembre. Ma come, oltre al Black Friday adesso c'e' anche il Black Saturday? Vuoi vedere che a breve avremo la Black Week, poi il Black Month e per finire il Black Year....anzi no, dimenticavo, la Black Life! ‎E noi invece vivremo una Buy Nothing Life!!!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ne staremo alla larga sicuramente! E volevo ancora sottolineare che il giorno del "Buy Nothing" è importante soprattutto per sensibilizzare un po' tutti sull'errato modello del consumo facile e veloce che ormai ci stritola, specialmente per quanto riguarda l'abbigliamento (l'ambito da cui principalmente è partita questa disperazione del Black Friday): di recente nei vestiti di una nota catena di abbigliamento a prezzi bassi, sono spuntate doppie etichette con richieste di aiuto da parte dei lavoratori non pagati o sottopagati Fridayhttp://www.donnamoderna.com/news/mondo/i-lavoratori-di-zara-chiedono-aiuto-tramite-le-etichette, per cui non si può non farsi almeno venire un dubbio.

don_chisciotte
don_chisciotte

Purtroppo ogni giorno di più mi rendo conto che le persone ragionano agli antipodi su questi argomenti. Ci riflettevo poco fa perche' la settimana scorsa mi sono recato a Venezia dopo tanto tempo e sono rimasto rattristato quando ho visto che all'interno di un antico teatro dove andavo a frequentare delle lezioni all'università (studi che poi ho interrotto) ora si trova il supermercato Despar!!! Riferendo questo fatto ad una mia ex compagnia di classe che fa la guida a Venezia per passione (e quindi non come lavoro remunerato) perchè ama tantissimo questa città (e che ovviamente condivide il mio disappunto relativamente al supermecato nel teatro) lei mi ha detto invece che, proprio a causa di quel nuovo supermercato, ha dovuto cambiare il programma di una sua visita perchè per una sua amica era "troppo figo questo supermarket nel teatro, bisogna andare a visitarlo!"...e ci ha passato dentro una mezzoretta. Mentre io non ci entrerei nemmeno se fanno le promozioni 5 x 1!!!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Sì, avevo letto la notizia e visto le foto tempo fa: è parecchio triste questa "riqualificazione", triste non solo per il fatto in sé ma anche perché ormai sponsor per la cultura si trovano sempre meno mentre per "i punti vendita" molto più facilmente (però forse sarebbe stato ancora peggio se ci avessero fatto un ristorante di lusso per pochi eletti, almeno così gli affreschi sono visibili a tutti, anche senza comprare nulla, mettiamola così).

don_chisciotte
don_chisciotte

Woow che bella idea che mi hai dato. Potrei organizzare una bella comitiva di almeno 50 persone che entrano nel supermercato Despar ricavato nell'antico teatro veneziano, solo per guardare gli affreschi, senza fare foto, e se ne escono piano piano senza comprare nulla. Secondo te il direttore se ne accorge? Altroche!

don_chisciotte
don_chisciotte

Con un po' di fantasia diventerebbe il... "Buy Nothing Market‎", perché le comitive di visitatori arriverebbero tutti i giorni e sempre più numerose per visitare, gratuitamente, gli affreschi del supermercato/teatro, senza fare acquisti. A quel punto i veri clienti del supermercato andrebbero altrove perché ci sarebbe quasi sempre la coda per entrare. Ma al supermercato rimarrebbe l'obbligo, in quanto tale, di tenere i prodotti freschi in vendita e presto fallirebbe... Ve lo immaginate...il "Buy Nothing Market", il primo della storia!

mariluf
mariluf

Un applauso a scena aperta!!!!!! Vorrei proprio che si riuscisse a farlo.... Verrei a Venezia apposta, e magari mi porterei dietro qualcuno.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Di Black Friday e molto altro in questo video di Steve Cutts, verso la felicidad, ovviamente, huffingtonpost.com.mx (il video è a metà dell'articolo)

don_chisciotte
don_chisciotte

A dimostrazione che, ogni tanto, le mie analisi critiche esagerate trovano poi riscontro nella realtà, fuori dal centro commerciale Auchan si vedono cartelloni pubblicitari che recitano:

"dal 20 al 26 Novembre - Abbiamo esagerato - BLACK WEEK - Offerte pazze ogni giorno per 7 giorni".‎

E se fate una ricerca in internet c'e' pieno di articoli in cui si dice che, "a grande richiesta", il Black Friday diventa Black Weekend, Gold Week, Black Week etc...

Noi comunque ci adattiamo e rispondiamo subito con il Buy Nothing Weekend e la Buy Nothing Week...

Restiamo in attesa, ormai il prossimo anno però, del BLACK MONTH...‎e quindi prepariamoci perché per noi sarà il Buy Nothing Month!

don_chisciotte
don_chisciotte

Domani venerdì 25 novembre 2016 e' il Buy Nothing Day, che si contrappone al Black Friday, festa del consumismo sfrenato. Almeno domani non comprate nulla di nulla (...e magari anche dopodomani). Ciao!

don_chisciotte
don_chisciotte

Questo e' uno dei tanti video che potrete trovare su youtube digitando "black friday fight" (i combattimenti del black friday) m.youtube.com sinceramente non sono riuscito a guardarlo tutto tanto e' disgustoso e incredibilmente inquietante. Facciamo qualcosa per salvarci da tutto cio'! Da queste immagini si capisce quanto sia benefico il Buy Nothing Day in antitesi al black friday.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ma... sarà capitato anche a voi in questi giorni (successivi al Black Friday) di ricevere spam con la dicitura 'Cyber Monday '... un dubbio atroce: ebbene sì, Negli Stati Uniti il lunedì successivo al Black Friday è chiamato Cyber Monday, letteralmente “lunedì cibernetico”. Se gli sconti del Black Friday riguardano tutti i tipi di prodotti, quelli del Cyber Monday sono solo per i prodotti elettronici... 'Help!', cantavano quattro ragazzi, ma davvero sempre di più, Help!!

don_chisciotte
don_chisciotte

"Comprare, comprare, comprare" questo e' il motto della nostra societa'. Basta pero' aggiungere un "non" davanti al verbo e si scopre che e' molto piu' facile essere felici cosi', non comprando...quello che ci dicono di comprare. Bastare a se stessi, usare le cose che si hanno gia', accontentarsi, vivere senza ostentare, fregarsene delle mode, acquistare il necessario. Ti ricordo la "parodia delle promozioni" che avevo scritto (8 gen 2015) in un commento della Buona Pratica "Non cadere nella trappola delle promozioni 2x1, 3x2, etc" contiamoci.com a cui dovremmo aggiungere ora il Black Friday ed il Cyber Monday... Un piccolo accorgimento per non cadere nella trappola dell'acquisto ingiustificato, quando riceviamo queste e-mail promozionali o semplicemente il volantino della pubblicita' del negozio di elettrodomestici, cellulari o altro e' quello di non leggerlo/guardarlo, nemmeno per un secondo e nemmeno per curiosita', rifiutarlo per principio, perche' "io stavo bene prima anche senza". Si prende e si getta direttamente nel cestino (sia la mail, che il volantino...nella raccolta differenziata ovviamente!). Meno siamo informati su queste promozioni meglio staremo. Altrimenti ci sembrera' che abbiamo perso delle occasioni uniche ed imperdibili. E magari a volte e' anche vero, ma se non lo si sa non ce ne pentiremo mai. Per esempio io, per principio, rinuncio anche ai gratta e vinci che mi vorrebbe consegnare la cassiera del supermercato ogni tot di spesa e li offro gentilmente alla persona che viene dopo di me. Tanto se dovesse vincere veramente la crociera io non lo sapro' mai... Del resto dobbiamo pensare che chi e' entrato in questo meccanismo perverso del produrre sempre di piu' e del conseguente vendere a tutti i costi, e' praticamente costretto a inventarsi promozioni di ogni tipo. Perche' se ci fosse veramente bisogno di un prodotto non sarebbe necessario pubblicizzarlo, dato che le persone, spinte da un bisogno naturale andrebbero a cercarlo per acquistarlo. Va da se' quindi che quasi ogni articolo promosso dalla pubblicita' e' di per se superfluo, altrimenti non necessiterebbe di essere pubblicizzato.
Ignorare tutto cio' deve essere la grande sfida, perche', per fortuna, c'e' molto di meglio da fare ed a cui pensare! E infatti sempre di piu', quando mi capita di recarmi nei centri commerciali (perche' c'e' un mio cliente che devo visitare o meglio una libreria...), ho cominciato a notare la tristezza che si cela dietro alle persone assidue frequentatrici di questi luoghi che non capiscono, come gia' stradetto altre volte, che la felicita' e' altrove e non dentro a quelle mura luccicanti. Morale della favola: si vive bene (e meglio) anche se non si conosce l'esistenza del Black Friday e del Cyber Monday. Ma vivono meglio anche le persone come noi, che comunque non si fanno influenzare da tutto cio', perche' semplicemente sapendo che esistono queste "giornate speciali di acquisto", ci rattristiamo.

irene70 - disiscritto
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Pazzesco: pensavo di essermi liberata degli avvisi di imperdibili offerte da parte dei vari negozi, non facendo più iscrizioni a card varie da un bel pezzo, e invece no! Oggi la banca mi dice "vivi (sì proprio così, vivi, come fosse una parte significativa dell'esistenza questo Venerdì nero, tipo vivi un amore o vivi l'adolescenza) il Black Friday con la carta xyz", e giù con le varie rateizzazioni possibili per gli acquisti durante questo evento. In questo modo anche chi non sa ancora cosa sia questo Black Friday vorrà informarsi e magari cominciare a farsi venire il bisogno di qualcosa da comprare, perché insomma, un evento così da 'vivere' non si può perdere. Davvero pazzesco, che ti vengano a pungolare per spendere perfino dalla banca, e poi per una cosa che abbiamo importato dall'estero e che prima qui non c'era. Buy Nothing Day tutta la vita.

don_chisciotte
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Come ti è arrivato il messaggio? Via sms o e-mail? E' un messaggio a cui si può dare una risposta che venga letta da qualcuno o proviene da un account automatico "NO REPLY"? Se c'e' qualcuno in ascolto, rispondi rigraziando e fai presente che preferisci "vivere" il Buy Nothing Day ed in generale una vita svincolata dagli acquisti mirati etc etc Ho scoperto che sono state inventate quasi tutte le feste di parentado possibili pur di vendere qualcosa in più (festa dei nonni, degli zii, manca ancora il cugino...). Io pensavo di lanciare la festa dei "separati", sarà il business del futuro!!!

irene70 - disiscritto
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era una mail che ho cestinato all'istante, a dargli una Reply non ci avevo proprio pensato ahah, sarà per la prossima...

don_chisciotte
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Peccato! Avresti potuto sensibilizzare qualcuno...ma manca ancora tempo al 24 novembre 2017! Puo' essere che ti mandino un "remind" data l'importanza dell'evento del Black Friday, che tutti noi stiamo attendendo con ansia, come si può notare dai commenti...

irene70 - disiscritto
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Per fortuna ancora nessun "ricòrdati" da parte della banca, ma in compenso, come starà capitando a tutti voi, altri messaggi simili da un sacco di ditte/negozi anche mai frequentati (mi hanno detto che anche se abbiamo chiesto espressamente di cancellarci dalle liste - vale anche per la pubblicità che arriva in posta, quella nominativa, con il nostro indirizzo - ci cancellano senza problemi, ma comunque gli invii sono programmati a lunga scadenza per cui capiteranno ancora per un po' di tempo: nell'attesa che passi questo tempo tocca sorbirci gli ansiogeni inviti); e ormai ci stiamo accorgendo che non sono "blackfridaizzati" solo gli ambiti commerciali a cui siamo abituati: per esempio mi sono arrivate offerte per iscrizioni scontate, tipo 3x2, addirittura da parte di concorsi letterari (a cui avevo in passato chiesto informazioni) e anche nei programmi radio oggi era tutto un black friday di qua e di là (persino su Virgin Radio -solomusicaRock, dove davvero non te l'aspetteresti mai, c'è stato un intermezzo apposta durante un programma e non in pubblicità); e poi compagnie aeree che praticamente regalano voli tutta la settimana e concessionarie che regalano auto, e tutto assolutamente imperdibile. Purtroppo questa non è una battaglia tra noi (possibili consumatori) e loro (i commercianti, che devono fare il loro mestiere), la battaglia è proprio contro qualcosa di molto difficile da respingere, ovvero questa malsana idea che solo il comprare a tutti i costi (costi ecologici-sociali-personali) ci salverà (ci rallegrerà, ci uniformerà, ci farà da calmante, ci farà fare conquiste, ecc.ecc. , ci intontirà!). Chissà come andrà a finire.

don_chisciotte
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Quest'anno stanno davvero esagerando con questa storia del Black Friday. Lo hanno portato veramente all'estremo trasformandolo in una settimana di promozioni supportata da forti investimenti pubblicitari. Io ti dico come andrà a finire secondo me: sarà l'ennesimo flop, e se qualcuno comprerà adesso poi non lo farà quasi certamente nuovamente a Natale. Qui ogni mese c'e' un motivo per spendere (a novembre il Black Friday, a dicembre Natale, a gennaio i saldi). Ma uno non ha altro da fare che andare a negozi tutti i mesi? Buy Nothing Life Forever!‎‎

don_chisciotte
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Al TG hanno detto che gli italiani hanno speso 1,5 miliardi di euro per il Black Friday. Peccato che non abbiano specificato quanto spendono mediamente gli italiani al giorno e quindi, per differenza, valorizzato l'incremento reale derivato dalle promozioni del Black Friday.‎ Questo era il dato da trasmettere ma non ce l'hanno detto. Evvabbe', pazienza, si saranno sbagliati. Capita. ‎

irene70 - disiscritto
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Riguardo ai negozi mai frequentati: forse sono solo io l'ingenua che non lo sapeva, ma veniamo raggiunti da messaggi o telefonate al cellulare anche da aziende a cui appunto non abbiamo mai lasciato il nostro indirizzo di posta e tantomeno il numero del cellulare perché supermercati e aziende se li vendono tra loro, cosa, questa, confermata dalla Polizia Postale a una mia amica che ha avuto un problema allarmante con il telefono e ha chiesto consiglio appunto alla polizia, e quindi nessuno stupore se veniamo contattati da aziende nemmeno mai sentite (come mi è capitato nelle settimane prima del Black Friday).

don_chisciotte
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Ciao, c'e' poco da meravigliarsi dato che sono anche le stesse compagnie telefoniche che vendono i dati a terzi (o a siti internet a pagamento creati da loro stesse per perpetrare piccole, ma sul totale grandi, truffe), altrimenti non si spiega come sia possibile che, persone che navigano in internet con il proprio cellulare, per sbaglio clicchino su qualche link a pagamento‎ di qualche generico sito e automaticamente si trovino addebitati sulla bolletta i 5/10 euro mensili relativi a questo servizio confermato "per errore". Come fanno i gestori di questo sito a pagamento a conoscere il numero di telefono della persona che sta navigando in internet col cellulare, e addebitare il servizio in bolletta, e' molto semplice. Sono d'accordo con le compagnie telefoniche che forniscono loro i numeri di telefono e attraverso questi siti internet paralleli creano queste truffe di pochi euro (per cui non ha senso intraprendere un'azione legale da parte del privato) che però sul totale dei "piccoli-truffati" fa una cifra enorme di fatturato. (comunque questa cosa non è solo una mia supposizione dato che mi è stata confermata da un caro amico che opera nel settore...).‎ Anche a me è capitato e ho dovuto disdire il servizio, ma oramai i 5 euro erano stati addebitati sul telefono aziendale. Avevo cliccato su un link che si trovava sul sito Mercatopoli.it (il mercatino dell'usato) e che riguardava delle foto di "giocattoli d'epoca" e subito, zac! Questi hanno carpito il mio numero‎ e mi hanno abbonato al loro servizio a pagamento. Il grande fratello oramai è (quasi) ovunque!‎ Io, per esempio, faccio il possibile per non pagare nulla tramite via telematica, ho resituito la carta di credito, il bancomat lo utilizzo solo per prelevare e pago tutto i contanti quello che compro (solo il telepass dell'autostrada mi viene addebitato sul c/c ed i versamenti che devo fare al fisco). Ma non so per quanto ancora potrò continuare così perché piano piano sembra che ci constringeranno ad usare ovunque il bancomat o la carta di credito per ogni pagamento e quindi ogni nostro movimento (sia in senso economico ma praticamente quasi anche in senso fisico) sarà controllato. Arriveremo al punto che, con la plausibile scusa delle "questioni di sicurezza e anti-terrorismo" ci dovranno applicare il microchip sotto la pelle e a quel punto la profezia di Orwell di 1984 sarà compiuta! ‎

don_chisciotte
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E pensa se, una volta che ci avranno inserito il microchip (ma basta anche solo che ci obblighino a comprare tutto con bancomat e carte di credito) alla fine del mese ci arrivasse un avviso del tipo "attenzione! Questo mese non hai speso abbastanza, ricordati che devi spendere almeno la cifra xxxx altrimenti‎ scattano le sanzioni e le rigide pene del sistema economico, corri subito a comprare qualcosa per rimetterti in linea"....aiuto!!! ‎

irene70 - disiscritto
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E infatti, sarebbe proprio il caso di gridare aiuto! (Non che adesso si stia tanto meglio comunque); riguardo alle mini-truffe purtroppo è proprio vero, col cellulare in internet è molto facile che ci facciano cliccare su qualche trabocchetto (anche a me è successo), specialmente con cellulari a schermo piccolo dove si crea una gran confusione tra la pubblicità che prima è in alto, poi improvvisamente slitta in basso, poi compaiono le informative sui cookies e clicca la x qua e clicca la x là, ti ritrovi abbonato a qualcosa senza saperlo (per questo preferisco poi cercare quello che mi serve sul computer, se posso).

don_chisciotte
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E siamo due su due "mini-truffati"...

irene70 - disiscritto
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A proposito di carte di credito, farmacie, internet, buttare via i telefoni i PC ecc... youtube.com (ridere ma anche no)

irene70 - disiscritto
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Sms delle sette di mattina dell'8 marzo: un messaggio libero, sincero e soprattutto disinteressato: "Il tuo sceglierci è la nostra forza! Generosa, sensibile, attenta ai dettagli. Semplicemente DONNA! Abbiamo un regalo per te, passa a ritirarlo!" Auguri! Firmato: Una catena di negozi di scarpe della zona... (Hanno proprio capito tutto... che classe!!)

don_chisciotte
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Devi scrivere il nome del negozio, siamo in un paese libero, appunto...

irene70 - disiscritto
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A che serve il nome... non mi va di fargli pubblicità, tanto fanno tutti così (a me rimane solo quella tessera, ma ne avessi avute tre me ne sarebbero arrivati tre di 'sti ridicoli sms). È il principio che irrita (oltre che l'ora di arrivo dell'sms - le sei e 38 per la precisione- che uno pensa subito a catastrofi), ma tanto è la solita partita persa.

don_chisciotte
don_chisciotte

Vabbe' dai...sarà Pittarello che ti omaggia di un buono sconto del 30% da utilizzare su un acquisto a brevissima scadenza (almeno entro una settimana da oggi). Che regalone, eh?!!!‎ ‎

don_chisciotte
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Tutta la vita!

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Segnalo le obiezioni più comuni alla giornata del non acquisto, che ho trovato in questo articolo interessantissimo tigella.altervista.org

irene70 - disiscritto
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La penso esattamente come scritto in questo articolo. Ma sai che ancora io non sono riuscita a trovare qualcosa in italiano che parli della giornata in questione per il 2015 (solo nel sito indicato l'anno scorso, ma per l'estero, appunto)? Comunque venerdì o sabato poco importa... è il pensiero e l'azione, per quanto minima, che contano. Peccato che proprio stamattina mi siano arrivate ben due mail da due catene di negozi a cui malauguratamente ho dato i dati in passato per le famigerate card:"Venerdì 27 Novembre in occasione dell'evento internazionale Black Friday uno sconto shock ecc.ecc." Ora il black friday day è sdoganato anche in Italia e ne sentiremo parlare ogni anno di più mentre di questa data ad acquisto 0 sempre meno, ho paura, se non in ambiti molto ristretti. (Confesso che non ho tanta voglia di mettere il post su facebook: all'indifferenza ci sono ben abituata, ma a quelli che passano di lì solo per attaccare, puntualizzare e fare la crociata contro questo o quello che scrivono gli altri ancora no, per questo, in modo codardo, ribadisco le ragioni dell'esistenza di questa giornata solo qui dove, forse, non ce ne sarebbe bisogno). In ogni caso il mio 'lofarò' lo confermo!

don_chisciotte
don_chisciotte

Guarda anch'io penso che la migliore cosa da fare sia agire, senza troppa pubblicita'. Io, per esempio, e' da piu' di due anni (cioe' da quando piu' o meno mi sono iscritto a Contiamoci) che non ho piu' comprato nulla di nulla di abbigliamento (compreso intimo e scarpe). Quindi, relativamente a questo tipo di prodotti io sto attraversando "gli anni" e non "la giornata" del non acquisto". Mi sono arrangiato con quello che avevo (e ne ho ancora di avanzo) e se proprio mi mancava qualcosa ho risolto andando a casa dei miei genitori o chiedendo ad amici (per esempio un paio di pantaloni di una tuta, un paio di ciabatte e delle federe per i cuscini). Non che mi mancassero i soldi, ma ho voluto dimostrare a me stesso (ed a chi vuole provarci) che non era necessario recarsi a comprare articoli nuovi. E non e' stato nemmeno difficile, perche' e' solo questione di modificare il proprio attegiamento mentale, uscendo dalla "bolla consumistica" in cui siamo stati piano piano inseriti. E' ora di CAMBIARE veramente altrimenti sempre di piu' saremo assoggettati al potere delle multinazionali e della grande distribuzione che noi stessi alimentiamo comportandoci come degli zombie. Perfetto e' questo paragone con l'uomo moderno, che i fondatori del Buy Nothing Day hanno utilizzato per la loro parodia. Gia', perche' gli zombie sono gia' morti e non si possono piu' uccidere e quando uno zombie morde un essere vivente questo a sua volta diventa tale, perche' la "zombite" e' contagiosa. Per me quindi zero assoluto di questi acquisti di abbigliamento per oltre due anni ed ogni giorno che passa e' rappresenta un miglioramento di questo record personale! A questo punto credo che se uno zombie dovesse mordermi sara' lui a morire, per la seconda volta! A me non interessano i discorsi che se tutti si comportassero come me l'economia si fermerebbe e bisogna invece farla girare ed alimentare ed incentivare i consumi (anche se non necessari) etc e che e' sbagliato ragionare in questo modo perche' non si aiuta il sistema. A me interessa l'ambiente prima di tutto e questo sistema non lo favorisce, anzi lo danneggia. Prima viene l'ambiente e poi l'economia. E che sia pure un'economia povera, non me ne importa proprio niente!

don_chisciotte
don_chisciotte

Relativamente all'ultima parte del mio commento qui sopra, ho trovato nel libro "Il Tao della Liberazione" di Leonardo Boff e Mark Hathaway una conferma. ‎

‎ Non è facile percepire la correlazione tra la dimensione ecologica e quella sociale della crisi. In parte è dovuto al fatto che i mass media tendono a presentare la questione mettendo in contrapposizione bisogni umani e salvaguardia ambientale. Dobbiamo preservare una foresta vergine o abbatterla‎ per creare nuovi posti di lavoro? Dobbiamo mantenere un fiume incontaminato o aprire una nuova miniera per stimolare un'economia depressa? Dobbiamo usare sostanze chimiche e ingegneria genetica per incrementare la produzione alimentare? Dobbiamo costruire una nuova diga per fornire energia utile allo sviluppo industriale? Ma se facciamo un passo indietro e adottiamo un punto di vista più ampio, ci rendiamo conto che l'idea per cui o si affronta il problema della povertà o si proteggono gli ecosistemi (l'uno escluderebbe l'altro) e' un MENZOGNA perpetrata da chi vorrebbe continuare a sfruttare la Terra e i membri più poveri e vulnerabili dell'umanita'. Le stesse patologie che impoveriscono gli esseri umani impoveriscono anche il pianeta secondo sei caratteristiche fondamentali dell'attuale dis-ordine globale indotto dal capitalismo industriale della crescita:

1- dipendenza dalla crescita illimitata;

2- visione distorta dello sviluppo;

3- assoggettamento sempre maggiore al dominio delle multinazionali;

4- debito e speculazione quali generatori di profitto;

5- tendenza a monopolizzare la conoscenza e a imporre una cultura uniforme a livello globale;

6- potere come strumento di sopraffazione, che comprende anche la forza militare e la violenza.

‎ Un primo sintomo di questa patologia e' l'acuirsi della disparità tra ricchi e poveri. Si potrebbe obiettare che, almeno in termini monetari, l'umanita' e' piu' ricca oggi che in qualsiasi altra epoca. Viviamo in un mondo pieno di meraviglie che i nostri antenati, un secolo fa, non avrebbero neanche immaginato: rapidità negli spostamenti e nelle comunicazioni, medicina avanzata, sistemi automatizzati per ridurre il lavoro, lussi e comfort. Secondo alcune stime, esiste ormai più varietà di prodotti di consumo che specie viventi. Gli esseri umani producono pro capite circa cinque volte di più rispetto ad un secolo fa. Eppure quest'incredibile ricchezza non ha portato all'eliminazione o perlomeno a una significativa riduzione della povertà. A ben guardare, specie se si considera l'erosione delle culture e degli stili di vita tradizionali, nonché degli ecosistemi che li sorreggevano, la qualità di vita per i poveri della Terra e' forse addirittura peggiorata. A livello globale, la disparità di reddito tra ricchi e poveri e' raddoppiata. ("Il Tao della Liberazione" di Leonardo Boff e Mark Hathaway)

‎ Alla luce di quanto descritto sopra, a livello globale, il luogo comune che "oramai non si può tornare indietro" perché , dato il sistema economico attuale e' necessario perseguire la crescita per favorire anche le categorie più povere, al fine di offrire loro una possibilità di riscatto, di una vita più dignitosa etc e' evidentemente una presa in giro perpetrata dai governi. Se ciò fosse vero non si spiega come sia possibile che, nonostante la ricchezza economica nel mondo stia continuamente aumentando, ciò avvenga solo a vantaggio dei ricchi (che diventano più ricchi) e non dei poveri (che restano tali, se non peggio). Quindi, la teoria secondo cui la crescita economica (evidentemente illimitata) aiuterebbe a risolvere la povertà mondiale e per questo motivo giustificherebbe anche l'inquinamento globale e' evidentemente FALSA e sostenuta dal sistema stesso per l'interesse dei pochi (multinazionali e governi) che devono continuare ad arricchirsi. Secondo l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma, nel 2007 sono stati destinati circa 25 miliardi di dollari la settimana alle spese militari. Per contro, si è stimato che per garantire istruzione ed assistenza medica di base, un'alimentazione adeguata, acqua e scarichi fognari sicuri a quanti oggi non hanno accesso a questi ser‎vizi essenziali basterebbero 40 miliardi di dollari l'anno.‎ ‎ Quindi la povertà nel mondo non è dovuta alla mancanza di ricchezze o risorse, bensì alla loro cattiva distribuzione. Come diceva Gandhi:"la Terra soddisfa i bisogni di tutti, ma non può placare l'avidita' di chi è dedito al folle consumo". ‎ ‎

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Sì, infatti, sarebbe da rivedere tutto dalle fondamenta, il discorso armi più che mai. Ma all'avidità non so se c'è rimedio.

don_chisciotte
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Molti economisti e soprattutto politici si ostinano nel dire che la crescita e' un fattore fondamentale in un'economia sana, sostenendo che una crescita costante e' indispensabile per ridurre la povertà. Ma è sotto gli occhi di tutti (coloro che non sono "imbambolati") che al mondo moltissime persone non hanno sufficienti risorse per vivere dignitosamente. La crescita e' vista come una via "facile" per risolvere il problema: non c'e' bisogno di dividere la torta, basta renderla più grande. Ma esistono limiti molto concreti che rendono questa via impraticabile. Entro questo secolo, la popolazione mondiale arriverà a nove/dieci miliardi di persone: l'economia dovrebbe quindi crescere di almeno venti volte per poter garantire a tutti quei livelli di consumo di cui oggi gode solo il 20 per cento più ricco. Poiché l'economia e' gia' cresciuta oltre i live‎lli sostenibili, in quel caso si avrebbe un collasso ecologico ed economico, ben prima di raggiungere l'obiettivo. La cosa è talmente palese che non si capisce perché politici ed economisti continuano a invocare la crescita come strumento per eliminare la povertà. A mio avviso questo è un comportamento molto grave da parte dei nostri governi dato che in questo modo evidentemente cercano di evitare gli spinosi problemi della disparità dei redditi e dell'ineguale distribuzione dei patrimoni. Si presume che, finché c'e' la crescita, esista anche la speranza di veder migliorare le vite dei poveri senza cambiamenti nello stile di vita dei ricchi. In realtà, invece, non è proprio possibile raggiungere un'economia mondiale ambientalmente sostenibile senza che i più fortunati (cioe noi!) limitino i loro consumi per dar modo ai poveri di aumentare i loro. ‎

don_chisciotte
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Io ho visto in giro (padova) i cartelloni pubblicitari che sponsorizzano il "black friday" (mentre ovviamente non ci sono quelli del Buy Nothing Day...) e comunque sara' certamente un "venerdi' nero", nero per il pianeta e per la coscienza. Cosi' come nera, perche' buia e senza luce, e' l'anima delle persone che tristemente e inconsciamente cadono nella trappola della "sensazionale offerta per un solo giorno".

gretagolia_granitas
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La rivista terranuova.it ne parla.

irene70 - disiscritto
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Grazie! Non l'avevo proprio 'incrociato', bello anche questo (e anche loro si interrogano su quale felicità inseguire, appunto), e finalmente qualcosa di recente anche in italiano! Grazie mille!

don_chisciotte
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Ciao Granitas, volevo rileggere questo articolo che ci avevi segnalato ma la pagina internet non è più disponibile. Riusciresti a recuperarlo altrove e a segnalarlo nuovamente?

gretagolia_granitas
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Purtroppo nada, ho anche sguinzagliato il segugio @sistrall , ma niente. Il sito è spento e non c'è nessun articolo che rimanda a quel testo lì. Un peccato.

don_chisciotte
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Va bene Granitas, grazie mille per il cortese e rapidissimo riscontro. Rimaniamo con tutto ciò che è scritto in questa Buona Pratica, commenti compresi, che danno una bella panoramica sull'argomento.

gretagolia_granitas
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Quest'anno cade il 27 novembre, giusto? Confermate?

irene70 - disiscritto
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... non te lo so dire, mi dispiace...

irene70 - disiscritto
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Ciao Evergreen :) (scusami, non riesco a rispondere direttamente sotto il tuo messaggio perché i simpatici cookies pubblicitari mi impediscono di entrare su"rispondi" e posso fare solo commenti... ma tu immaginalo come una risposta), in realtà questa giornata non vuole essere uno "sciopero" nei confronti dei commercianti e penso che tutto sommato, singolarmente, ogni negozio non avrà grosse perdite (forse sommando le perdite in tutto il mondo si può fare una cifra importante); più che altro è una giornata che dovrebbe invitare alla riflessione (attraverso la diffusione delle notizie e delle iniziative che le riguardano) sulla nostra schiavitù nei confronti del consumo e soprattutto di un consumo di certi tipi di merci, ottenute senza il rispetto di chi le produce; in questo senso si potrebbe vedere questa giornata anche come una "commemorazione" delle vittime invisibili e sconosciute di certi sfruttamenti produttivi (si pensi ai lavoratori nei luoghi dove l'occidente delocalizza). Pensare anche a loro per un giorno in tutto il mondo, quindi, per non far passare l’idea che il nostro (dei paesi ricchi) benessere giustifichi lo sfruttamento dei più svantaggiati. Anche solo pensarci e parlarne per un giorno, magari comprando comunque la verdura o le mele se proprio ci servono, può smuovere qualcosa, forse… Scusami se sono sempre (veramente) prolissa (leggi “pesante”!) nei miei discorsi, ma non vorrei far passare l’idea che questa giornata sia nata come una “punizione” verso i commercianti… però in nome del Pil non è nemmeno giusto non fermarsi almeno a pensare (tanto da qui a Natale i negozi resteranno aperti sempre e senza sosta…); ma ovviamente questo è solo un punto di vista condivisibile o meno, ci mancherebbe, non voglio convincere nessuno ;). Ciao, grazie!

evergreen
evergreen

non condivido molto questa giornata, anche perché le aziende, soprattutto quelle piccole, subirebbero dei danni. è vero che è solo per un giorno, è vero che questa giornata ha i suoi benefici, ma è un pò preoccupante per le piccole attività commerciali... non lo so...

don_chisciotte
don_chisciotte

Per chi si sente di danneggiare l'economia Irene ha trasmesso una notizia che può rappresentare una soluzione alternativa che, anche se riguarda esclusivamente il settore alimentare (e solo certi supermercati), ha comunque un significato: lo stesso giorno acquistiamo generi alimentari ma nell'ambito della giornata della colletta alimentare. Cosi il commerciante avrà comunque il suo introito, il PIL la sua crescita, ma l'acquisto andrà in beneficenza.

irene70 - disiscritto
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Lucy_eco_punk
Lucy_eco_punk

Grazie per la segnalazione, mi informerò meglio e scriverò su questa buona pratica sul mio blog. Grazie irene.

irene70 - disiscritto
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Sono stata ora al supermercato e ho scoperto che il 29 novembre sarà anche la giornata della Colletta Alimentare collettaalimentare.it chiaramente non si possono considerare "consumistici" gli acquisti che saranno fatti per contribuire a questa iniziativa!

irene70 - disiscritto
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... oppure se qualcuno volesse partecipare in modo "rigoroso" a entrambe le iniziative può sempre preparare un sacchetto con gli alimentari durante questa settimana e poi portarlo direttamente davanti i supermercati dove i volontari effettuano la raccolta. (Anche le edizioni passate della Giornata del non acquisto sono state fatte in concomitanza o a ridosso della Colletta Alimentare).

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