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don_chisciotte don_chisciotte, 14/04/2014 — Non corriamo subito in farmacia (o non prendiamo subito un farmaco che gia' abbiamo a casa) per curare un raffreddore o un' influenza o altre lievi patologie. Certe indisposizioni cosi come vengono se ne vanno anche da sole, basta avere pazienza qualche giorno. Ricordiamoci che Madre Natura ci ha dotato di anticorpi che sono la vera medicina in questi casi. Ed inoltre esistono anche rimedi naturali. Quindi in farmacia si, ma solo se proprio non se ne puo' fare a meno (e mi raccomando senza farsi incartare la medicina e senza farsi dare il sacchettino di plastica pubblicitario per...trasportarla)

Comincia subito il tuo diario delle buone pratiche green.
Dai il Contami e migliora goccia a goccia le tue abitudini.

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Eccomi nuovamente a voi, cari amici di Contiamoci, per segnalarvi questa imperdibile promozione della farmacia comunale del mio paese. "A Carnevale Ogni Offerta Vale"‎. Farmaci di tutti i tipi scontatissimi (prezzo ufficiale sbarrato, nuovo prezzo promozionale). Vedete nella foto il colorato cartellone pubblicitario carnevalesco con tanto di mascherine, coriandoli e stelle filanti di contorno. Invoglia veramente ad ammalarsi, ad uscire vestiti leggeri, per poi prendere qualche malanno ed approfittare delle promozioni. La farmacia e' anche il negozio dell'allegria e per Carnevale ci fa questo bellissimo regalo con sconti e promozioni imperdibili. Le adoro...le farmacie!

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Continua dal post precedente:‎ Il monitor pubblicitario della Farmacia sotto casa pubblicizza giornate di consulenza gratuite da parte di ditte di cosmetica (in questo caso ‎Euphidra e Korff). Bisogna richiedere l'appuntamento e si possono ottenere sconti dal 20% al 30%‎ su questi prodotti di cosmetica. Io per protesta richiederei l'appuntamento, andrei alla consulenza e me ne andrei senza comprare nulla (...mica e' obbligatorio no?). Ma a parte gli scherzi perché veramente le farmacie non cambiano nome (che so, "farmacosmobazaar", "tutto cosmetica e farmaci" e cose del genere) così almeno anch'io non perdo più tempo a scrivere questi post di protesta... Comunque come già detto altre volte anche quest'anno mi sono preso due volte il raffreddore/influenza. Due/tre giorni a riposo senza prendere assolutamente alcun farmaco e, come è ovvio che sia, è passato tutto! Ciao‎

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Ho parcheggiato di fronte ad una farmacia. Un grandissimo schermo mi informa con immagini molto accattivanti di salute, benessere e natura.‎ ‎ La ricerca Aboca. Per la salute dell'uomo.‎

E' arrivata la Primavera. Prendi cura della tua pelle intollerante e sensibile con i prodotti La Roche-Posay ‎ Bionike. 50% sconto sui ‎prodotti della linea Defence Body. ‎ 13 aprile giornata Trucco con consulente Bionike ‎ 3 maggio Naturopata giornata informativa‎ ‎ Misuratore di pressione. Offerta euro 100. Anziché euro 149. ‎ Abbiamo a cuore il tuo benessere. Solgar. (immagini di integratori / multivitamini ci naturali di tutti i tipi). ‎ Riattiva il tuo potenziale 3 + 1. Natura Mix ‎ 1+1 promo Defence Xage. Con l'acquisto di due prodotti della linea "anti eta'", uno è gratuito. ‎ E' tutto chiarissmo. Avrei solo un dubbio: se si cominciano a prendere i prodotti Defence Xage antieta' già a 20 anni si resta giovani tutta la vita?‎ ‎

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Domani 12 Maggio Festa della Mamma. In Farmacia tante idee regalo a partire da euro 5,90. (pubblicità vista su schermo luminoso posto nella vetrina di una farmacia).

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Fantastici premi in farmacia! Anche meravigliose crociere. Più ci ammaliamo più vinciamo! uniclub.it Cerchiamo invece di starne lontano il più possibile.

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Sempre per tenere viva questa Buona Pratica e richiamare l'attenzione sull'argomento...ho visto nella vetrina di una farmacia dei pupazzi "trudi" in vendita con il seguente slogan:"coccoli scalda sogni. Morbidi e coccolosi regalano caldi abbracci".

Dobbiamo ancora una volta ringraziare i dottori farmacisti che continuano a preoccuparsi del nostro costante benessere.

Ho solo un dubbio:"ci vorrà la ricetta medica?".

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E relativamente al mio post precedente, mi viene ora da aggiungere la stessa frase utilizzata qualche giorno fa da Irene70 in un altra Buona Pratica ("Come evitare l'uso e l'acquisto di prodotti usa e getta in pochi semplici passi‎") e cioe':"il benessere da' alla testa".

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Ieri sera ho visto un servizio su Rai 3 Report ‎sulla Medicina 4.0. Ferma restando la sua la validità sotto alcuni aspetti (soprattutto relativamente a malattie gravi), personalmente ‎l'idea di essere costantemente monitorato a distanza sul mio stato di salute mi crea più paura ed ansia di qualsiasi altra cosa.

Cioè anche se sto bene, mi ammalo subito (di ansia) ‎a causa del fatto che qualcuno stia controllando i valori del mio fisico.

Praticamente nel prossimo futuro tutti, bene o male, saremo malati di qualcosa e dovremo curarci e comprar medicine tanto...la ricetta arriverà on line, senza andare dal dottore che, a sua volta, avrà visitato il paziente on line. Secondo la teoria del complotto, sembra che...ci stiano venendo a prendere ..."ehi tu, che pensi di stare bene, guarda invece che cos'hai!".

Che belle tutte queste comodità che ci eviteranno tantissime code in futuro. Io penso che arriveremo ad un punto in cui rimpiangeremo il fatto di non fare più code, perché sono rimaste, nella società moderna, una delle poche occasioni per incontrare e conoscere e scambiare due parole con persone nuove...e magari ci saranno delle agenzie specializzate, che organizzerano delle code...per rivivere le vere emozioni del passato!‎

don_chisciotte
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Possiamo certamente affermare che oggi, lo scopo principale della maggior parte dei farmacisti e' quello di, attraverso il marketing di settore, farti sentire malato anche se sei sano...‎

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Ed ‎ecco una delle tante prove a sostegno della mia teoria di cui sopra.

Ho visto questo cartellone pubblicitario nella vetrina della farmacia del mio paese il cui slogan recitava così:"Controlla la tua pressione...prima che sia troppo alta!".

La pubblicità non era un invito ad entrare nella farmacia per un controllo della pressione, bensì riguardava un farmaco "naturale" della ditta Aboca, un integratore per il controllo della pressione.

Ma io non sapevo che la mia pressione e' tendente a salire e che se non la controllo (possibilmente con questo farmaco) c'e' il rischio che poi diventi troppo alta e quindi...che sia troppo tardi!.

Pensavo che la pressione salisse solo a seguito di determinate patologie e non così, diciamo, a prescindere.

Stanno forse incutendomi paura con quel cartello pubblicitario? Mi stanno mettendo una pulce nell'orecchio che la mia pressione potrebbe salire così, senza preavviso ed è meglio che faccia prevenzione e prenda queste pastiglie? E' una pubblicità ingannevole? Incute paura? E' giusta? E' se è sbagliata, e' corretto fare una pubblicità del genere, in una farmacia, relativamente all'assunzione di un farmaco?

Quante domande oggi...‎

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ma di per sé “controlla la pressione” non è un consiglio sbagliato, poi lì certamente ha il doppio senso di “controllala (misurandola) e poi controllala proprio con quell’integratore xyz, cioè assumi quell'integratore per tenerla "controllata”; e in effetti ti mettono un po’ di paura, chiaramente loro vogliono che tu ti chieda se non sia il caso di controllare la pressione ed eventualmente una prima soluzione è il loro integratore. La cosa più onesta sarebbe un cartello in vetrina (anche con la sponsorizzazione della ditta di turno, quello non si può evitare) con le linee guida per mantenere la pressione ai giusti livelli, indicando anche se e quando fare le misurazioni, che comunque sono utili proprio a scopi preventivi, senza cadere nella psicosi ovviamente. E poi dovrebbero scrivere: se ci sono problemi parlatene con il medico. Questa sarebbe la giusta informazione, lecita in una farmacia. Ma quella lì è pubblicità. 

don_chisciotte
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Eccoti Irene la pubblicità della mia medicina personale, gratuita, a km 0...‎previene (quasi) tutti i mali!

irene70 - disiscritto
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Ottima medicina, Don (a volte la uso anch'io, quando non resta per giorni sul tetto della casa!).

don_chisciotte
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E vai tu sul tetto a prenderla no? La medicina!

Ah ah ciao e grazie!‎

don_chisciotte
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Un mio amico con cui commentavo le strategie di marketing delle farmacie mi ha riferito quanto segue‎:"proprio ieri mattina sono stato in farmacia per prendere due medicine per mia figlia che ha ancora la febbre e con l'occasione ho scoperto che la farmacia HA LA SUA TESSERA DI RACCOLTA PUNTI con tutte le conseguenze del caso (raccolgono dati, email e telefono per poi inviare offerte mirate), le promozioni legate (oggi e domani sconto sullo spray al propoli!!!) e a fine anno con i punti raccimolati - esattamente come al supermercato! - non avrai nessun omaggio ma semplicemente uno sconto speciale SOLO SU ALCUNI PRODOTTI che fatalità sono quelli della nuova linea prodotta dalla farmacia stessa!"‎ E' oramai evidente che per le farmacie siamo dei normalissimi consumatori così come lo siamo per i supermercati e la grande distribuzione in generale. Oramai la cosa è palese ed è praticamente diventata una normalità questo tipo di strategia di marketing anche all'interno della farmacia. Sarebbe superfluo anche fare ulteriori segnalazioni su questo argomento, ma io continuerò a fare presente se nasceranno "nuove iniziative per la tutela della nostra salute"... ‎

don_chisciotte
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Ho visto (ovviamente dall'esterno, dato che non ci entro...) una farmacia dove all'entrata vengono proposte ai client‎i delle borse di plastica rigida con la scritta "servitevi da soli". Praticamente come ogni altro negozio dove si entra per fare shopping generico e probabilmente oramai è veramente così ("vado in farmacia a comprare qualcosa, anche se no so esattamente cosa, ma girando per gli scaffali mi verrà in mente, anche in base alle promozioni/sconti in essere). Evidentemente l'aspettativa/obiettivo del DOTTORE farmacista e' che il cliente riempia bene quella borsa, poi che sia in salute o meno cosa volete che gliene freghi...

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Esattamente 48 ore fa ho iniziato a sentirmi poco bene a causa di un forte raffreddore, che poi è sfociato in malessere generale con febbre (influenza). In questi due giorni, tutte le persone che ho sentito per lavoro/amicizia e che sapevano che non stavo tanto bene, mi hanno chiesto se avevo già preso qualche farmaco o se ne avevo bisogno etc (aspirina, tachipirina, e chi più ne ha più ne metta). Io mi sono semplicemente limitato a rimanere in casa e posso dire che adesso mi sento completamente guarito e sto uscendo, e non ho ingerito alcun farmaco. Certamente se la mia indisposizione non avesse accennato a migliorare dopo qualche giorno avrei certo interpellato un medico. Ma, ancora una volta ho avuto la percezione di come noi tutti siamo condizionati dai farmaci al punto che, al primo lieve sintomo di malattia, subito abbiniamo il rimedio farmacologico adatto da ingerire. Ed io che sono guarito lo stesso senza andare in farmacia allora? Come la mettiamo? Il solito fortunato eh?‎  ‎

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Proprio per contrastare questa tendenza alla guarigione immediata, o comunque più veloce possibile, mi verrebbe da coniare il termine, se non esiste già, Slow Healing (cioe' guarigione lenta, che poi sarebbe in realtà guarigione in tempi normali) per quanto riguarda patologie non gravi come influenze, raffreddori, etc. Lo Slow Healing non prevede l'utilizzo di alcun medicinale, lasciando al nostro corpo il tempo di reagire alla malattia seguendo i suoi ritmi naturali. Non è necessario quindi passare per la farmacia, se non per un semplice saluto al dottore...‎ (a distanza di due mesi ho avuto nuovamente l'influenza: tre giorni, senza medicine, ed è passata).‎

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Io guardo raramente la TV (perché non la possiedo) e quando mi capita di assistere a qualche trasmissione nella "scatola di plastica" cerco sempre di ‎analizzare un po' piu' in profondità le notizie, non limitandomi al significato superficiale delle stesse. Cioe' non prendo per oro colato quello che viene detto in TV e, anche se la notizia è vera, provo a capire se c'e' un modo diverso di interpretarla. Ieri sera, mentre assistevo per un breve momento ad una trasmissione sul canale RAI che promuoveva e sosteneva la ricerca Telethon, il presentatore ad un certo punto ha detto con molta enfasi:" Pensate che, grazie alla ricerca, sono state scoperte numerose nuove malattie". Nel commento ha specificato anche una quantità,  mi sembra parlasse di centinaia di nuove e quindi sconosciute malattie, ma non ne sono certo. La prima cosa che mi è venuta da pensare, dopo che ho ascoltato quel commento è la seguente equivalenza: nuove malattie = nuovi malati da curare = più lavoro e profitti per le multinazionali della farmaceutica. Non me ne vogliano dottori e luminari e tutti coloro che hanno studiato medicina e che sono impegnati giornalmente nella ricerca medico-scientifica. Rispetto il lavoro di queste persone ma, da semplice essere umano quale sono, mi chiedo perché dobbiamo accanirci a scoprire nuove malattie. Non posso io, uomo che vive sulla terra, condurre la mia vita anche convivendo con una di queste nuove centinaia di malattie, senza saperlo, senza accorgermene (perché non mi crea gravi disturbi), senza fare nulla per curarla (perché magari non è mortale)? Devono per forza scoprire che sono malato di qualcosa per il quale io debba assolutamente curarmi? Non posso vivere serenamente ignorando la mia malattia che loro avrebbero scoperto di recente (ma che prima che venisse scoperta mi lasciava nella condizione medica di essere ancora sano) e arrivare alla fine dei miei giorni senza preoccuparmi di ciò e magari morire per un motivo che è assolutamente diverso dalla (nuova) malattia che io dovrei aver contratto? Insomma cerco di ragionare con una mente più aperta, sto cercando di capire se l'obiettivo è quello di curare la popolazione o semplicemente quello di arrivare ad appioppare a chiunque la propria personale malattia. Si sa che nessuno è perfetto ma non per questo significa che siamo malati. E' evidente anche che, per motivi naturali, dopo una certa età, nessuno è più sano come un pesce. Quindi io ho paura che la strada che sta perseguendo la ricerca medico-scientifica porterà tutti, prima a poi, a trovarsi nella condizione di malato, più o meno grave. Ma comunque malato e meritevole di determinate cure che "amorevolmente" le multinazionali della farmaceutica ci‎ forniranno...

don_chisciotte
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‎Oggi ho visto una farmacia che in vetrina aveva uno schermo luminoso che pubblicizzava vari prodotti. Uno degli slogan che apparivano sullo schermo era:"Non perdere le novità! Seguici su facebook". Io non ci capisco più nulla... Scusate, questi commenti continuo (e continuerò) a farli affinche' possiate rendervi conto che luogo "insano" sono diventate le farmacie.‎

fabiovaleri
fabiovaleri

su un sacchetto di una farmacia: "Farmacia - Casa della salute"... c'è qualcosa che non torna in questa frase.

don_chisciotte
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Eh si, troppe cose non tornano più in questo "negozio". Purtroppo, quando i cambiamenti arrivano gradualmente, ed in maniera subdola, noi non ce ne accorgiamo. Ma se mettiamo a confronto una farmacia di oggi con una di 30 anni fa ci appariranno due attivita' completamente diverse... ‎ ‎Oggi i giovani farmacisti hanno il simbolo del dollaro (o dell'euro...) nelle pupille!

don_chisciotte
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Leggete in questo post del farmacista esperto di marketing del settore, dott Paolo Piovesan farmaciavincente.it quanto è importante il marketing‎ in farmacia (qui riferito essenzialmente all'allestimento/presentazione delle vetrine). Leggete quanto siano importanti i fatturati, quanto sia importante convincere le persone ad entrare a chiedere informazioni sui prodotti esposti in vetrina. Fatturati già...di salute però non si parla.

don_chisciotte
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ATTENZIONE DONNE (prevalentemente, ma anche uomini!):‎

Non esistono marche cosmetiche specificatamente di profumeria e di farmacia, è più corretto infatti dire che esistono diverse scelte da parte dei vari brand che, in base alla loro filosofia e tipologia di prodotti, decidono di rivolgersi ad alcuni settori, farmaceutico e non, proponendo le loro linee ad un determinato target di consumatori. Il fatto che queste scelte siano determinate solo da politiche aziendali e marketing è testimoniato dal fatto che recentemente marche come ad esempio Avene, La Roche Posay e Vichy ‎sono ora vendute non solo in farmacie e parafarmacie, ma anche alla Coin o alla Upim.

Quindi non è automatico che un prodotto di cosmesi venduto in farmacia sia migliore di uno venduto al supermercato. Spesso è solo questione di marketing: l'azienda decide di rivolgersi ad un target più alto e quindi, per entrare nelle farmacie deve "sovvenzionare" il settore e di conseguenza il prodotto venduto in farmacia può essere più caro (ma non necessariamente migliore). ‎

Poi, se si smettesse di esagerare negli acquisti di questi prodotti di cosmetica sarebbe un bene per tutti (a parte per le farmacie ma chi se ne importa, tanto hanno già diversi clienti..). Avremo miglioramenti di salute, di portafoglio ed ambientali e perché no...anche estetici! Meglio come Natura ci ha fatto e modificato col tempo che artefatti dalla cosmetica!‎

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Ho visto una farmacia con la vetrina interamente dedicata all'estate. Creme solari, creme doposole e altre "diavolerie" che fanno bene alla salute. La vetrina era stata probabilmente realizzata da un vetrinista‎ pagato dalla Farmacia: accanto ai prodotti ed ai cartelloni pubblicitari (lo slogan era: "L'estate comincia da qui!") si vedevano maschere da sub, pinne, stelle marine, sabbia, paletta, secchiello e occhiali da sole. Voglia di vacanze insomma. Fantastico!!! W le farmacie!!!‎

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La grande distribuzione ha a cuore la salute dei consumatori. Al centro commerciale Palladio di Vicenza e' in corso la settimana della prevenzione. Ci sono 4 gazebo, posti strategicamente di fronte alle casse del supermercato dove si effettuano check-up medici gratuiti di vario tipo (effettuati da cliniche private). A me questa cosa mi sa tanto di "stiamo cercando nuovi clienti" cioe' nuovi malati di cui prendersi cura.  Anche tu quindi, che credi di essere sano come un pesce, fatti fare un controllino, dato che è gratuito, che magari scopriamo che hai qualche valore fuori posto e ti diamo la cura giusta. Infatti sarei curioso di vedere quanti, da questi check up gratuiti fatti al centro commerciale, se ne escono con rassicurazioni del tipo "tutto a posto, lei non ha proprio nulla, complimenti, continui così" e quanti invece ricevono questa informazione:"tutto ok in generale, sol‎o qualche piccola alterazione qua e là, le consigliamo di venire a trovarci per un approfondimento etc etc". Grazie amico centro commerciale che pensi alla mia salute!‎ ‎

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LE MEDICINE UCCIDONO PIU' DELLE MALATTIE m.youtube.com Qualcuno osserverà che non è una novità ciò che dicono in questo video, altri lo condanneranno senza pietà. Ognuno è libero di pensarla come vuole. Probabilmente non si può generalizzare ma riflettere si...

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Giusto per riportare in evidenza questa Buona Pratica, prima mi sono fermato davanti ad una farmacia. Ecco i i temi proposti da 7 cartelloni pubblicitari esposti in vetrina: 1 - prodotto snellente 2- prodotto anticellulite 3- creme solari 4- altro prodotto snellente 5- prodotto per migliorare le funzionalità dell'intestino 6- prodotto anti caduta dei capelli 7- prodotto anti invecchiamento (crema anti rughe) ‎ Ho guardato bene, ma non c'era proprio l'ottavo cartellone, cioe' quello con le scuse per le grandissime prese in giro che i dottori farmacisti continuano a propinare ai loro clienti attraverso la vendita di questi prodotti. Infatti, come dicevo anche nel post precedente, si sono da tempo venduti alle multinazionali della cosmetica.‎

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In farmacia aumenta la vendita dei cosmetici. In farmacia? Ma non si dovrebbero vendere solo medicine in farmacia? Cosa sta succedendo alle farmacie? Semplice, si sono svendute alle multinazionali ed alle aziende di cosmetica. Cari dottori delle farmacie, che ovviamente non guardate al vostro portafoglio, ci volete mettere gentilmente  per iscritto che quei prodotti che acquistiamo nel vostro negozio ci faranno ricrescere i capelli, dimagire, sparire le rughe, la cellulite, insomma...ringiovanire? myskinvision.it ‎ ‎

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Una persona che lavora presso un hotel di provincia mi ha raccontato che arrivera' un gruppo di una decina responsabili di una casa farmaceutica per un meeting. L'azienda ha richiesto specificatamente il massimo della privacy. Oltre‎ alle aree riservate durante i pasti ed alla garanzia che nello stesso periodo non soggiornino in hotel altre persone che lavorano per case farmaceutiche della concorrenza, addirittura esigono che i dipendenti dell'hotel non chiamino mai i partecipanti con il loro nome per questioni di sicurezza. Tutto cio' personalmente mi fa molto sorridere perche' forse se stavano zitti la cosa sarebbe passata veramente inosservata ma in questo modo suscitano molto la curiosita' dei dipendenti dell'hotel (che si chiedono: "ma cosa dovranno mai fare questi di così sergreto? Ma chi sara' mai tizio o caio?"etc e gia' il fatto che questa persona che lavora nell'hotel me lo abbia riferito dimostra che e' proprio cosi...) . Inoltre, se devono fare questo meeting "super segreto" forse era meglio farlo altrove e non nell'alberghetto di provincia. Aldila' di queste mie considerazioni personali pero', se questi hanno il terrore di essere spiati dalla concorrenza e di essere scoperti che cosa avranno di così importante e segreto da raccontarsi? E' perche' forse hanno scoperto un sistema per salvare milioni di vite umane? Purtroppo solo di business si tratta, solo di soldi. Queste persone solo apparentemente vogliono curarci, in realta' desiderano solo arricchirsi alle spalle dei malati (ma un giorno si ammaleranno anche loro...). Infatti piu' malati ci saranno piu' aumenteranno i loro fatturati. Se invece i malati li curano troppo bene non ci sara' piu' bisogno di loro e dovranno chiudere. Quindi lo slogan sara': "curiamoli bene, ma non troppo, in modo da tenerci stretti questi clienti per tutta la loro esistenza".

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Stop al consumismo e all'eccesso di tecnologia: un libro spiega come salvare il sistema sanitario.
Ottavio Davini, radiologo, per cinque anni direttore sanitario delle Molinette di Torino, analizza in "Il prezzo della salute" i comportamenti che mettono a rischio l'assistenza. Accertamenti superflui, analisi ripetute senza necessità, consumismo sanitario compulsivo. Questa una delle cause della crisi del nostro sistema sanitario che, proprio a causa degli sprechi e del disordine sovrano che cerca di risparmiare sulle spese utili, invece che su quelle inutili, non riesce più a essere sostenibile. m.repubblica.it

don_chisciotte
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Rimanendo in tema di medicine, sarei curioso di sapere se a qualcuno e' mai capitato di andare dal medico di base per una lieve indisposizione/malessere/dolore etc ed il dottore vi abbia detto "non e' niente di preoccupante, fra qualche giorno non avra' piu' nulla" e non vi abbia prescritto assolutamente alcuna medicina. Puo' essere no? Se il mio e' un dolore passeggero di quelli che vanno e vengono da soli non dovrebbe essere necessaria alcuna medicina ed il medico sarebbe il primo a riconoscerlo. Sinceramente io non ricordo di essere mai uscito dall'ambulatorio del medico di base (anche se ci vado di rado) senza un'impegnativa in mano per qualche farmaco. Il dubbio che sto insinuando lo avete capito e cioe' puo sembrare che il medico di base tenda sempre e comunque a prescrivere una medicina, un po' per sentirsi di aver fatto il suo dovere e un po' per...ehm...far fatturare le case farmaceutiche. Sarei felice se qualcuno potesse smentire tutto cio'.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Vorrei smentirti, ma non posso perché l'ho notato anch'io (ma comunque non voglio generalizzare, lo ripeto, perché so bene che non tutti i medici sono uguali); e soprattutto ho notato che la ricetta per una medicina la si ottiene molto facilmente mentre l'impegnativa per esami diagnostici o visite specialistiche molto meno (e in un certo senso è anche giusto così per non allungare inutilmente - cioè dando retta a ogni minimo sintomo di pazienti un po' ipocondriaci- le liste d'attesa), mentre magari indagare sulla causa di un disturbo che si prolunga nel tempo sarebbe più utile che tamponarlo con medicinali; inoltre a volte, chi è più insistente ottiene l'impegnativa per sfinimento del medico mentre chi è più "ligio", per stare tranquillo alla fine va a farsi l'esame a pagamento totale...

yliharma
yliharma

Purtroppo non posso smentirti neanche io...

frency1972
frency1972

Io ho avuto due medici di base così, guarda caso marito e moglie, io ero con il marito, il mio compagno con la moglie e siamo letteralmente scappati perchè entrambe ci riempivano sempre di medicinali fin sopra i capelli (poi ho scoperto che se raggiungono un tot di prescrizioni, le aziende farmaceutiche danno in "premio" un viaggio...quindi praticamente i due medici si facevano le vacanze a spese dei pazienti...-.-') e non ci facevano mai fare esami di controllo, per esempio una volta mi sono presa una bruttissima intossicazione da acido muriatico, mi ha dato 3 gg di malattia da stare a casa dal lavoro, quando finiti i giorni sono tornata, ancora con le vie respiratorie in condizioni pietose, mi ha dato ulteriori 3 gg, dicendomi che però senza il parere di uno specialista non poteva darmene altri, visita che però si è guardato bene dal prescrivermi, finiti gli altri 3 gg e avendo ancora tantissimi problemi, sono tornata e , per mia fortuna il mio medico era andato in ferie (probabilmente pagato dalla casa farmaceutica)e quello che lo sostituiva, solo sentendomi parlare e sentendo la tosse che avevo, è sbiancato e mi ha subito prescritto una visita urgente dallo pneumologo e dall'otorinolaringoiatra, il giorno dopo ero in ospedale a fare la visita, da cui è venuto fuori oltre a una bella ustione delle mucose, anche uno scambio ridotto del CO2. Dopo questa esperienza, tutti e due siamo passati con la dottoressa che seguiva i miei genitori, anche se medico di un paese limitrofo al mio, questa ha una specializzazione in medicina preventiva e, sapendo che siamo contrari all'uso di medicine chimiche, cercava sempre quando era possibile, di darci rimedi naturali.

don_chisciotte
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Giusta osservazione Frency! In un mondo sensato dovrebbe essere tassativamente vietato alle case farmaceutiche di offrire premi e incentivazioni (viaggi, orologi e altri oggetti di prestigio) ai propri clienti (dottori, etc), anche se poi ci penserebbero (e forse gia' ci pensano) sicuramente le mazzette ad incentivarli. E' tutto il contrario di come dovrebbe essere, per questo io dal dottore e in farmacia ci vado solo se strettamente necessario e il dolore me lo tengo anche qualche giorno in piu' piuttosto di ingerire medicine che mi farebbero guarire piu' in fretta.

don_chisciotte
don_chisciotte

Ho avuto un forte dolore ad una gamba per quattro/cinque giorni. Mi lamentavo un po' e si vedeva che camminavo leggermente zoppo. E' impressionante la lista di farmaci, antidolorifici, consigli di andare dallo specialista, che ho ricevuto da amici e parenti. Io sapevo che probabilmente era un'infiammazione di un muscolo e che sarebbe passata da sola. Non ho preso alcuna medicina e mi e' gia' passato tutto....anche stavolta ce l'ho fatta pero' mi fa riflettere che subito al primo sintomo di un dolore la maggior parte di noi pensa gia' al rimedio farmacologico...forse per guarire piu' in fretta...

don_chisciotte
don_chisciotte

Come facevo gia' notare in un mio commento del 16 Aprile, una caratteristica delle farmacie che mi fa riflettere molto e che allo stesso tempo mi dispiace riscontrare e' che, mentre si attende il proprio turno per acquistare la medicina prescritta dal medico, sugli scaffali a fianco a noi si notano, messi bene in evidenza, serie interminabili di prodotti con finalita' molto dubbie che trasformano la farmacia in vera e propria drogheria (per non dire supermarket) dove si smerciano illusioni di bellezza e di psichico benessere. La Farmacia dovrebbe essere un luogo piu' serio (e forse un tempo lo era).

don_chisciotte
don_chisciotte

Ecco perche' dobbiamo limitare al massimo le visite in farmacia, allo stretto necessario: ci stanno prendendo in giro e basta osservare (come gia' detto sul precedente commento) i cartelloni pubblicitari che si vedono in vetrina o all'interno della farmacia. Questo che ho visto oggi e' veramente ridicolo e, se visto sotto altra ottica, addirittura sgradevole: "Di che umore sei? Alza il tono del tuo umore! (Immagine di una coppia felice) SameFast Fa tornare il buonumore e contribuisce a ridurre la stanchezza e l'affaticamento". Hanno creato anche un account su facebook "dicheumoresei.it", la ditta e' Fidia Farmaceutici. Per quanto mi riguarda, il buonumore non mi torna con una medicina ma, per esempio, semplicemente scambiando due parole in piazza con qualcuno. Per la stanchezza e affaticamento beh, basta dormire e si recupera tutto facilmente. Il marketing in farmacia e', a mio avviso, una delle cose piu' odiose che esistano. E dietro questo cartellone pubblicitario c'e' sicuramente uno studio accurato di marketing perche' SameFast avra' pure delle proprieta' integrative, etc ma chi solitamente non e' di buonumore sono le persone depresse (e tutti sappiamo che la depressione e' una malattia molto diffusa e purtroppo in "espansione") e speculare sulla salute delle persone, trasmettendo illusioni, e' equiparabile alla truffa.

don_chisciotte
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"la medicina aiuta a morire più a lungo". (Plutarco)....un pò di filosofia ogni tanto non fa male!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Non voglio assolutamente generalizzare, ma in effetti spesso ci vengono prescritti farmaci con una certa leggerezza e magari non sono proprio quelli giusti. A me per esempio, dopo 8 mesi di un sintomo fisico fisso e ben definito, il neurologo per ben due volte ha consigliato degli psicofarmaci, leggeri ma sempre psicofarmaci (che io non ho preso...); poi ho fatto di testa mia l'esame degli elettroliti (sodio, potassio, calcio, ecc.)e avevo una banalissima carenza di magnesio: è un mese che assumo cloruro di magnesio e il sintomo è sparito...Non voglio con questo dire di non ascoltare mai il medico, ma questa tendenza a ridurre tutto ciò che non è spiegabile subito, ad un fatto psicosomatico, quindi a prescrivere facilmente blandi psicofarmaci, mi pare un po' un modo per non andare a fondo nella diagnosi, perché questo vorrebbe dire perdere un po' più di tempo e guardare la persona fisica nella sua totalità e non solo ad un sintomo.

don_chisciotte
don_chisciotte

Io sono tre anni che vado avanti con un disturbo. Le medicine che mi avevano prescritto non mi hanno fatto nulla (e stranamente altre medicine prese per altri motivi me lo facevano passare). Ancora non sono morto e di medicine per questo disturbo non ne prendo piu' gia' da tempo e quando Dio vorra' mi passera'!

luna
luna

Purtroppo la cosiddetta medicina scientifica, praticata dai ns. medici, considera e cura solo ed esclusivamente il sintomo, nn considera la persona nella sua totalità, come se gli organi nn appartenessero alla stesso corpo, e la mente e il corpo fossero due cose separate. Meno male che hai fatto di testa tua, hai risolto con il magnesio anziché con farmaci assolutamente inutili nel tuo caso! Purtroppo tanti nn si sarebbero fidati delle proprie sensazioni, ma del medico e sarebbero andati in farmacia... anch'io come granitas nn prendo farmaci e mi curo in altri modi, e ho proprio capito che il ns corpo è più intelligente di noi ed è importante ascoltarlo quando ha qualcosa da dire.

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Mi curo da anni con le medicine tradizionali (cinese, tibetana, ecc...), omeopatia, trattamenti energetici e altro. Soffrivo di mal di testa lancinanti e andavo avanti ad aulin e gocce di novalgina, moment ecc... Da 4 anni mi curo da sola, ho cambiato alimentazione, stile di vita e quando ancora mi viene un mal di testa mi tratto da sola, e non prendo nulla. Certo a volte il tempo che ci impiega la cura è più lungo rispetto ad una pillola, ma tanto ero arrivata al punto che neanche più di una pillola mi faceva passare il dolore. Il pensiero più importante che ho sviluppato è che il dolore non durerà per sempre, che è impermanente, che passerà. Il tempo per la cura del nostro corpo è un dovere, e se il nostro corpo ci chiede di fermarci bisogna ascoltare quel messaggio.

fturco - disiscritto
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Attenta perché l'omeopatia è una pseudoscienza che non ha fondamenti scientifici.

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Sono attenta e non sono mai stata meglio. Nelle conclusioni di questo articolo sebbene molto lungo mi trovo in parte d'accordo, diamo tempo al tempo e arriveranno anche le prove scientifiche.

yliharma
yliharma

Non si hanno spiegazioni scientifiche neanche per l'effetto placebo, eppure la documentazione medica presente è immane. La dottoressa Lissa Rankin si è incuriosita ed è andata a spulciare tomi e tomi di casi riportati arrivando a delle interessanti conclusioni sull'importanza della mente del paziente nel processo di guarigione e su come l'atteggiamento dei medici possa davvero fare la differenza, molto più dei farmaci assunti. Se ti interessa approfondire: amazon.it Questo per dire che non tutto è spiegabile con la scienza ma non per questo non esiste. L'uomo primitivo non poteva spiegare il vento eppure lo sentiva benissimo e sapeva come usarlo per non farsi scoprire dalle sue prede. Io sono figlia di due farmacisti, sono sempre stata molto propensa a prendere di tutto al minimo sintomo e stavo comunque sempre male. Da quando lavoro su me stessa, sulla connessione tra mente e corpo, sull'energia interna, e curo i piccoli acciacchi quotidiani con medicina tradizionale cinese, trattamenti energetici e prevenzione (non fumando più, mangiando meglio e prendendo vitamina C di cui sono carente), sto infinite volte meglio. Ovviamente, quando serve, ricorro ai farmaci e al dottore, ma solo se il resto non ha funzionato. Ti faccio un altro esempio: secondo un famoso ortopedico io non dovrei neanche camminare senza il tutore al ginocchio, dovrei pesare non più di 48 kg per non gravare sul ginocchio e in ultima analisi mi resterebbe solo l'operazione per continuare a camminare. Nella realtà pratico due arti marziali, cammino in montagna, e ho troppi muscoli per poter pesare solo 48 kg (nota dolente :D )

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Anche a me avevano "profetizzato" un'operazione di "sostituzione" per il prossimo anno: per adesso il termine sembra essersi allontanato e anch'io ho smesso di prendere molti (troppi) medicinali, ho cambiato alimentazione, peso, integratori, movimenti e (alcuni) pensieri... certo non posso fare tutto quello che voglio ma mi accontento. (Con questo però non voglio togliere nessun merito ai progressi della medicina tradizionale che in molti casi rimane insostituibile).

frabarenghi
frabarenghi

Secondo me invece la scienza alla fine se lo spiega il funzionamento dell'"autoguarigione": dice che usiamo solo una piccola percentuale del cervello, che il tono dell'umore modula la risposta immunitaria, etc... in più la medicina integrata sta trovando corrispondenze anatomico-funzionali tra i meridiani della medicina tradizionale cinese e le conoscenze tradizionali e ci sarebbe molto altro da aggiungere. Io personalmente non ho difficoltà ad integrare le diverse medicine e a prendere il meglio - secondo me - da ciascuna. La mia direzione è quella della libertà e della consapevolezza, tutto il resto è mezzi, non fede religiosa.

LaChimicaVerde
LaChimicaVerde

Non facciamo confusione: l'effetto placebo è riconosciuto e studiato dalla comunità scientifica (youtube.com), mentre l'omeopatia, come già scritto da fturco, davvero non ha fondamenti scientifici. Anzi, l'effetto ottenuto con i "farmaci" omeopatici è proprio principalmente un effetto placebo... Anche i farmaci tradizionali devono a questo fattore gran parte della loro efficacia, ma in quel caso c'è effettivamente anche un'azione farmaceutica del principio attivo; invece le formulazioni omeopatiche non contengono nessun principio attivo! Preciso che io limito l'assunzione di farmaci solo ai casi in cui è strettissimamente necessaria, ma piuttosto che affidarsi alle pseudoscienze è meglio lasciar fare tutto al proprio sistema immunitario sempre.

frency1972
frency1972

La scienza ha il grosso limite di non avere l'umiltà di dire "ancora non possediamo gli strumenti necessari per dimostrarlo", invece di dire "non è dimostrabile scientificamente quindi non esiste/non funziona/ è una truffa ecc ecc".

ixtli
ixtli

Una cosa simile succede con i vaccini. Nell' Emerging Infectious Disease di aprile 2014 in Australia hanno trovato che il bacillo della pertosse comincia a sviluppare resistenza al vaccino! E' vero che la risposta definitiva contro qualsiasi infezione ce l'hanno le difese immunitarie, magari anche con qualche antibiotico/antinfiammatorio naturale, tipo miele, aglio, ecc.

luna
luna

Credo che se tutti la pensassero come me (e come te e come chi farà aumentare il numero in questa goccia...) le farmacie potrebbero chiudere! Sono rimasta sconvolta l'anno scorso, ero in una località di montagna, vacanze estive, quindi una situazione teoricamente di relax, tranquillità e benessere fisico per tutti e in un'occasionale passeggiata per le strade mi sono imbattuta in una coda di persone che ingombrava letteralmente la strada. Era la coda infinita per entrare in farmacia!!! Non ci potevo credere... Quanti fra quelle persone avranno avuto reale bisogno di un farmaco? Io abbasso drasticamente la media, ma il mio sogno è che quella coda sparisca e le persone cambino il loro atteggiamento mentale, il loro stile di vita, i loro comportamenti...

don_chisciotte
don_chisciotte

Ma avete mai notato quanti prodotti inutili ci sono in Farmacia? Basta guardarsi a destra e sinistra prima di arrivare al bancone. Purtroppo le multinazionali farmaceutiche condizionano la nostra vita...qualche tempo fa, totalmente in sordina, e' stato deciso di abbassare il valore di riferimento del tasso di colesterolo nel sangue. Cosi immediatamente sono stati creati nuovi malati da curare con conseguente aumento delle vendite dei farmaci. Quindi se facevi l'esame il giorno prima eri sano, mentre il giorno dopo, avendo modificato il valore di riferimento, avresti avuto il colesterolo troppo alto e quindi saresti stato uno dei "nuovi malati" da curare. Una ricerca in Svizzera ha dimostrato che il 90% di persone morte per cause naturali aveva un tumore, anche se non ne era al corrente...ma non erano morte di tumore!

luna
luna

Per le multinazionali farmaceutiche l'interesse non è la salute, ma comunque la cura, e ci sono cure costosissime. Avere un esercito di malati perché lì sta il business, non interessano le persone sane. Le quantità di farmaci sono spropositate, i principi attivi contenuti all'interno sono magari gli stessi, ma ti vendono una pastiglia per ogni problema. Tante volte basterebbe semplicemente una pallina di zucchero, la panacea, e il disturbo sparirebbe, perché non è la medicina in se stessa che cura. Non ce l'ho con il farmaco salvavita, ammesso e non concesso che esista... Le industrie farmaceutiche sono una potenza e decidono il bello e il cattivo tempo, giocano letteralmente con la nostra salute, non ho sentito della questione della variazione “a tavolino” dei valori di riferimento del colesterolo, ma ci sta con questa filosofia. Le percentuali di persone che decidono di curarsi in modo naturale e attraverso le medicine complementari stanno aumentando, anche qui in Italia per fortuna. Quindi mi sa che possiamo aspettarci tentativi di cambiare carte in tavola per reclutare nuovi “clienti”.

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