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spiritualità zona etica memoria

irene70 irene70 - disiscritto, 27/01/2015 — Prendo spunto dal fatto che oggi è la Giornata della Memoria per questa pratica che dovremmo mettere in atto tutte le volte che possiamo (nel senso di divulgare la memoria), soprattutto chi di noi è a contatto con i giovani: ricordare gli errori dell'umanità e soprattutto i disastrosi effetti  su persone e ambiente affinché  questo apra gli occhi e aiuti a evitare altri terribili errori.

Poi, nel quotidiano di ognuno, ricordarsi  dei propri errori per evitare di farne altri dopodomani. O delle cose fatte bene per  trarne un po' di ottimismo.

(... how many times can a man turn his head, pretending he just doesn't see? Bob Dylan)

Photo credit: !efatima via Visualhunt.com / CC BY-NC

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irene70 - disiscritto
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Volevo ricordare l’attivista Berta Cáceres, che è stata uccisa nella notte tra il 2 e il 3 marzo scorsi: da anni lottava per difendere i diritti delle popolazioni indigene dell'Honduras e nel 2015 aveva ricevuto il Goldman Environmental Prize, da molti considerato il Nobel per l'ambiente. Nonostante la polizia abbia sostenuto subito la tesi della rapina finita male, la madre della Cáceres, ha collegato l’omicidio all’attivismo della figlia, da anni impegnata contro la costruzione di una diga e contro lo sfruttamento dei territori indigeni, e che e nel 1994 aveva fondato, il Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene, un’associazione dedicata alla difesa dell'ambiente e, in particolare, dei fiumi, che la tradizione di quelle popolazioni considera sacri e animati da forze spirituali.

irene70 - disiscritto
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... però (per quanto riguarda la nostra di storia, non quella 'universale') pensavo che talvolta sarebbe utile anche 'dimenticare' (o forse imparare a non prendersela troppo, a lasciare andare), per esempio i torti subiti (grandi o piccoli), che a ricordarli troppo ci portano giù verso il rancore e le recriminazioni e avvelenano l'esistenza costruendo solo barriere: certo, questo ricordo 'selettivo' (solo ciò che ci aiuta ecc.) è un po' difficile da ottenere, diciamo che per un buon equilibrio sarebbe l'ideale (magari allenandosi con le piccole 'disavventure' di tutti i giorni).

don_chisciotte
don_chisciotte

Purtroppo non si possono dimenticare i torti subiti, si puo' solo perdonare. Il perdono puo' portare piacere, soddisfazione, sollievo. Lo dice uno che...perdona poco!

fuochistaverde
fuochistaverde

ciao, vorrei aggiungere che occorre dare una direzione ai piccoli. La memoria viva ci rammenta gli errori, per non ricaderci occorre trovare soluzioni e nuove direzioni. la nostra società individualista ci porta a dimenticare che facciamo tutti parte di un progetto di vita. La vita è sacra e da preservare, partendo dal rispetto per noi stessi, gli altri e la natura. Una persona integrata è vitale, affettuosa, creativa, piacevole e trascendente e avrà voglia di prendere il volo per portare sorrisi e fiori al mondo. Quando prevale il raziocinio non si sentono gli istinti, non esiste l'empatia, non si conosce il valore vero della vita.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ciao Fuochisatverde! Fai bene a sottolineare l'importanza dell'empatia che non dovrebbe essere sempre soffocata dal controllo sulle emozioni e dalla ragione, ma che dovrebbe essere la "modalità" principale del nostro agire. Dare spazio alle emozioni, nostre e degli altri, può essere infatti un modo per andare oltre l'individualismo di cui parli e che caratterizza la nostra società (ho notato spesso anch'io che il mondo - che comprende anche noi - è un po' "spilorcio" in questo senso: e facciamolo un complimento sincero in più a chi ci è vicino e se lo merita! O facciamo vedere il nostro disappunto se non siamo d'accordo! Se non siamo felici possiamo anche dirlo a chi sentiamo amico, se siamo felici possiamo anche urlarlo...). Non dico di invadere il mondo con le proprie emozioni ma troppo controllo e la tendenza a dare di noi stessi il "minimo sindacale" alla lunga finiscono per rendere tutto un po' freddo, ad aumentare il senso di solitudine e a perdere, come hai detto tu, il valore delle cose importanti. Anch'io come te penso che sarebbe opportuno un dispendio maggiore di noi stessi perché poi, con tutte quelle parole, sorrisi, abbracci o lacrime risparmiati, cosa ci facciamo? C'è il rischio che questo sia l'unico risparmio di cui ci pentiremo...

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